giovedì, 28 Marzo 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomePoliticaReplica aperta di Luca Caselli a Mauro Sentimenti




Replica aperta di Luca Caselli a Mauro Sentimenti

Caro Mauro, ho letto la Tua lettera aperta con interesse, anche se, ancor prima di aprirla, ne immaginavo il contenuto.
Hai ragione, siamo in campagna elettorale, e ovviamente ci sei anche Tu; per questo motivo mi scrivi, perché, a quanto pare, oggi a Sassuolo, per avere visibilità politica sembra quasi obbligatorio lanciare strali al sottoscritto (il che non può che farmi piacere, perché significa che il sindaco uscente e la sua coalizione stanno rincorrendo il centro destra su tutti i temi politici locali).

Troppo semplice affibbiare patenti, caro Mauro, e ancora più facile farmi passare per il “cattivo” della situazione, l’insensibile, il razzista; la cosa non mi stupisce, perché, a differenza del sottoscritto, Voi ( intesi quali appartenenti alla sinistra italiana) avete sempre avuto la presunzione di potere giudicare gli altri, a volte senza neppure conoscerli.

Noi non siamo razzisti, e i sassolesi non sono razzisti; se mai dovessero diventarlo (cosa che non speriamo) lo dobbiamo principalmente a Voi, e alle politiche del “volemose bene” sempre ipocritamente sbandierate, imposte in modo fideistico e mai attuate, neppure da coloro che le propugnano.


Se oggi tra gli stranieri ci sono tante mele marce (il che non toglie che ve ne siano anche molti per bene) lo dobbiamo principalmente a chi per anni ha acriticamente e senza nessun discrimine elargito aiuti a pioggia senza considerare se i buoni spesa del Comune venissero spesi per sostentare la famiglia o per acquistare – al contrario – casse di birra.
I peggiori nemici politici degli stranieri integrati siete proprio Voi, che avete accolto a braccia aperte a Sassuolo quelli che ad integrarsi non ci pensano nemmeno!
Non è questione di razza, Mauro, ma di rispetto e di civiltà.


I sassolesi non ne possono più di certi soggetti che si aggirano di notte per la città, facendo il bello e il cattivo tempo, mentre sindaco e amministrazione sembrano interessarsi del problema soltanto un mese prima delle elezioni.
Non è razzismo: è, purtroppo, realismo.
E non è nemmeno questione di destra o di sinistra, perché io, a differenza di altri, non mi faccio ritrarre sul giornale con manganelli in mano.
Io in questa città, come Te e a differenza di altri, ci sono nato e cresciuto e vorrei che ci crescessero anche i miei figli.
Altri hanno scelto di predicare bene ma di abitare altrove.
Invece che al mio programma, guarda, piuttosto, alle responsabilità del Tuo ex partito, che ha sempre considerato Sassuolo come un Comune dove mettere chiunque, perché tanto i sassolesi avrebbero sopportato e si sarebbero adeguati.
Bè, credo che le cose ora stiano cambiando: oggi i sassolesi intravedono uno spiraglio di cambiamento e mi auguro abbiano il coraggio di provare, perché se non cambiano ora non cambieranno mai più.


E’ questo che Vi infastidisce?

Forse che, in democrazia, non è pensabile che il centro-destra amministri un Comune nel cuore dell’Emilia?
Per venire, brevemente, ai temi della Tua missiva, Ti significo che non trovo nulla di scandaloso che abbiate due cittadini di origine straniera in lista.
Nulla di scandaloso, dicevo, ma politicamente una scelta precisa, che comunque va rimarcata e chiarita ai sassolesi.
Ci saranno, alle prossime amministrative, quasi 800 stranieri ( ora cittadini italiani) che andranno al voto: metterne due in lista significa chiedere espressamente il loro consenso per rieleggere Pattuzzi.
E dopo, mi chiedo e Ti chiedo, come farete ad attuare la “tolleranza zero” tanto predicata dal Tuo candidato sindaco?
Non dovrete forse tenere conto di queste 800 persone che Vi hanno sostenuto e delle loro comunità?


Proprio qui, Mauro, non siete credibili.
Avete nella Vostra coalizione tutto e il contrario di tutto: lo straniero e la “tolleranza zero”, la destra e la sinistra, il rosso e il nero.
Il programma messo in atto dal Tuo candidato era il mio, e io l’ho sempre sostenuto per coerenza politica ( a differenza di Voi che votaste contro a un mio ordine del giorno del 2004 sugli abbattimenti); ripeto, non è questione di destra o sinistra, ma di coerenza.
Noi non abbiamo la bacchetta magica, ma la coerenza sì.
E se saremo chiamati ad amministrare questo Comune stai pur certo che non ci sarà tregua per gli stranieri che girano ubriachi di notte, per i negozi etnici che non rispettano le regole e per chi rifiuta l’integrazione vera.
E’ una scelta anche questa, Mauro.
Vedremo quale strada sceglieranno i sassolesi.

Con immutata stima.


Luca Caselli
















Ultime notizie