VIE Scena Contemporanea Festival giunto alla quinta edizione, avrà luogo dal 9 al 17 ottobre 2009, come sempre a Modena, Carpi e Vignola. VIE traccia e definisce sempre più nettamente il suo attento percorso di esplorazione della scena contemporanea e propone occasioni uniche e spesso irripetibili di spettacoli, selezionati tra le eccellenze del panorama internazionale.
Il cuore del programma di questa edizione viene dedicato all’europeo Progetto Prospero, fortemente voluto da Emilia Romagna Teatro Fondazione partner italiano di un network internazionale che vede riunite sei prestigiose istituzioni teatrali: il Théâtre National de Bretagne di Rennes, il Théâtre de la Place di Liegi, la Schaubühne di Berlino, il Centro Cultural de Belém di Lisbona, ed il Tutkivan Teatterityön Keskus di Tampere. Prospero, la cui azione si prolungherà fino al 2012, è stato concepito e creato per favorire la produzione e la circolazione di opere ed artisti, in un’occasione preziosa di dialogo interculturale: un festival come VIE, segnato da una netta vocazione interdisciplinare ed internazionale, rappresenta la cornice ideale per ospitare cinque produzioni nate selezionate nell’ambito del progetto. L’apertura del Festival registra appunto un debutto straordinario: sarà a Modena, in esclusiva assoluta per l’Italia, la prima delle produzioni di Prospero, John Gabriel Borkmann di Henrik Ibsen diretto da Thomas Ostermeier, uno dei più grandi talenti registici della scena teatrale internazionale contemporanea le cui creazioni sono raramente presenti nei cartelloni teatrali del nostro Paese. Il lavoro, appena votato miglior spettacolo straniero dell’anno dal Sindacato Nazionale della Critica Francese, si avvale di uno straordinario cast di sette attori tra cui spiccano due icone del cinema e del teatro tedesco: Angela Winkler, volto noto di numerosi film diretti da Volker Schlondroff, Peter Handke e Margarethe Von Trotta, e Kirsten Dene, signora indiscussa della scena teatrale, resa immortale da Thomas Bernhard che per lei scrisse Ritter, Dene, Voss . VIE proporrà altri quattro lavori di Progetto Prospero.
Due compagnie portoghesi: Circolando che propone un teatro visivo e interdisciplinare che, anche in questo nuovo lavoro Mansarda, attraversa il teatro fisico, la danza, il circo, la musica e i video, senza utilizzate la parola; e il Teatro Praga che con Padam Padam lavora sull’idea di ‘Teatro Catastrofe’. E dal Belgio la commedia feroce di Jean-Benoît Ugeux, autore e regista di S.P.R.L., per finire con l’ultima creazione teatrale di Pippo Delbono, La Menzogna lavoro nel quale l’artista si confronta ed interpreta nella sua personale cifra stilistica e poetica la tragedia occorsa due anni fa agli operai delle acciaierie Thyssen Krupp di Torino.
Altro debutto molto atteso di VIE dove sarà in prima assoluta, Perestroika seconda parte della trilogia Angels in America di Tony Kushner, diretta da Elio De Capitani e Ferdinando Bruni evento teatrale che segue il grande successo di pubblico e i numerosi riconoscimenti ricevuti per la messinscena della prima parte. Si avvale del sostegno produttivo di Emilia Romagna Teatro anche Eremos, frutto del lavoro di due anni che il regista greco Theodoros Terzopoulos ha condotto insieme a Paolo Musìo, su ’La persuasione e la rettorica’ tesi di laurea del filosofo ebreo di lingua italiana Carlo Michelstaedter. Protagonista in scena Musìo cui farà da contrappunto un coro orchestrato dallo stesso Terzopoulos, in uno spazio abitato da una scultura originale di Jannis Kounellis, artista di origine greca ma formatosi in Italia dove è stato uno dei protagonisti della corrente artistica dell’Arte Povera e del concettuale.
Densamente popolata da occasioni di spettacolo uniche, VIE propone numerosi eventi in prima nazionale. Tra questi, il lavoro di Teatrino Clandestino, Openoption, frutto dell’esperienza realizzata a Šuto Orizari unica municipalità Rom esistente al mondo, ma anche i lavori di alcune giovani ma già promettenti compagnie come Teatro Sotterraneo che sta elaborando il progetto Dies Irae che genera dall’esaminare il sentimento della paura nella sua dimensione individuale e collettiva tema proprio di ogni epoca ma mai così attuale e diffuso; tema che in forma diversa ritorna nel lavoro del gruppo Orthographe Controllo Remoto, una messinscena che si distanzia dalle complesse elaborazioni sceniche solitamente ideate dal gruppo basati sul dispositivo della camera ottica per addentrarsi in un lavoro che parte dalla guerra e dalle prime documentazioni fotografiche della Guerra di Successione americana per arrivare all’odierno videocontrollo elettronico e si interroga sull’immaginario che da esso ne deriva.
VIE sarà anche l’occasione di conoscere spettacoli di formazioni giovanissime, alcune già pienamente attive, altre ai loro primi riconoscimenti.
Ecco quindi Dewey Dell di cui vedremo due lavori: à elle vide che presenta un viaggio a metà tra un sogno ed un fumetto, il più recente Kin Keen King vincitore del progetto Nuove creatività sostenuto dall’ Ente Teatrale Italiano, e la performance Baldassarre. In forma compiuta e definitiva, si potranno vedere gli spettacoli vincitori del Premio Scenario 2009: il vincitore del Premio Pink, Me & The Roses di Codice Ivan, E’ BELLO VIVERE LIBERI! di Marta Cuscunà (vincitore del Premio Scenario per Ustica), ed i segnalati Tempesta di Anagoor e A tua immagine di Davide Gorla, Enrico Ballardini,Giulia D’Imperio.
Tornano a VIE alcuni artisti molto amati dal pubblico di questo festival come Spiro Scimone drammaturgo e interprete siciliano qui con il suo nuovo lavoro Pali per la regia di Francesco Sframeli da sempre compagno di scena della sua peculiare avventura drammaturgica; il talentuoso e prolifico Antonio Latella che firma la sua versione registica di Don Chisciotte capolavoro di Cervantes ma anche il nuovo lavoro di Fanny & Alexander South-North opera musicale in due atti ulteriore tappa del percorso che il gruppo di Ravenna sta realizzando intorno al mondo del Mago di Oz.
VIE non manca, come ogni anno, di riservare una viva attenzione alla danza nazionale ed internazionale: sarà infatti ospite del festival Oro, ciclo di quattro coreografie di Virgilio Sieni che trae spunto dalla potenza drammaturgica del De Rerum Natura di Lucrezio e si avvale della collaborazione del filosofo Giorgio Agamben a prova di un sodalizio ormai consolidato, così come Homo turbae presentato da Mòra compagnia di ballo della Socìetas Raffaello Sanzio diretta da Claudia Castellucci che per questo primo ballo prende come riferimento un racconto di Edgar Allan Poe, L’uomo della folla.
In prima nazionale e per la prima volta in Italia, i tedeschi Neuer Tanz con Ich SAH: DAS LAMMAUF DEM BERG ZION, Offb.14, ultimo lavoro di questa interessante compagnia diretta dal poliedrico VA Wölfl, allievo di Oskar Kokoschka e Otto Steinert, che si è fatto conoscere per le scelte audaci sempre al limitare dei generi.
Ricca di aspettative la performance del giapponese Toshiki Okada, personalità emergente della nuova scena del suo paese, che presenterà a Modena Air Conditioner2 lavoro pervaso dai temi della quotidianità, qui tracciati in uno scenario verbalmente minimale e fisicamente semplice; e fascinazione pura per il Solo di Israel Galván incredibile interprete famoso per aver elaborato uno stile che unisce il flamenco tradizionale alla danza contemporanea.
Saranno a VIE con Once and for all we’re gonna tell you who we are so shut up and listen 13 adolescenti di Gent straordinari interpreti in lingua italiana della nuova fortunata produzione della Compagnia belga Kopergietery già vincitore nel 2008 della sezione sperimentale ed innovativa dell’ Edinburgh Festival Fringe.
In Italia per la prima volta e la sua presenza accompagnerà l’intero svolgersi del Festival, il Belarus Free Theatre. Composto da un nucleo artistico di tre persone, Nikolai Khalezin, giornalista e drammaturgo, Natalia Koliada ed Vladimir Scherban, regista, il Teatro Libero di Bielorussia opera una vera e propria controinformazione praticando una forma di teatro ‘militante’ che riesce a radunare il pubblico in pochissimo tempo per eludere controlli e sfuggire la scure censoria del loro Paese ancora vittima della dittatura.
Già gratificato da preziosi riconoscimenti internazionali e tutoraggi artistici, primo fra tutti quello del Premio Nobel alla Letteratura Harold Pinter cui hanno dedicato un lavoro, porteranno a VIE una quadrilogia delle loro creazioni: Being Harold Pinter, Generation Jeans, Zone of Silence e Discover Love.
Il programma di VIE 2009 si arricchirà di altre presenze che verranno rese note a settembre.