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Obbligazioni e azioni Alitalia: pochi giorni per aderire allo scambio

FerrariValeriani01Scade lunedì prossimo 31 agosto il termine per aderire allo scambio delle obbligazioni (prestito convertibile Alitalia 7,5% 2002–2010) e delle azioni Alitalia con titoli di Stato in scadenza il 31 dicembre 2012. Lo ricorda l’Adiconsum di Modena sottolineando che chi non accetta la proposta dovrà attendere l’esito della liquidazione della compagnia.

«L’opposizione dei risparmiatori, supportata dalla nostra associazione, ha consentito di elevare la percentuale di rimborso per gli obbligazionisti e di prevedere, per la prima volta, un rimborso anche per gli azionisti – spiega il responsabile provinciale di Adiconsum Angelo Ferrari Valeriani – La percentuale per gli obbligazionisti è stata elevata dal 30 al 70,97 per cento del valore nominale delle obbligazioni, pari a 0,262589 euro; il rimborso massimo per ogni obbligazionista è di 100 mila euro. Gli azionisti, invece, potranno ottenere un rimborso del proprio investimento pari a 0,2722 euro per ogni azione posseduta. Ricordo che al 3 giugno 2008, giorno di sospensione delle contrattazioni, il valore di Borsa delle azioni era di 0,445 euro».

Sulla base del concambio stabilito, in cambio dei titoli Alitalia ai risparmiatori saranno offerti dal Ministero dell’Economia titoli di Stato del taglio minimo di mille euro, senza cedola (cioè senza interessi), con scadenza 31 dicembre 2012 con arrotondamento per difetto a 1.000,00 euro. Gli azionisti potranno effettuare il concambio solo nel 2010. I titoli di Stato saranno trasferiti sui conti dei singoli risparmiatori entro il 31 dicembre 2010.

«Gli intermediari che hanno in deposito i titoli hanno già inviato a tutti i risparmiatori Alitalia la richiesta di adesione alla proposta; chi intende accettare deve solo firmare il modulo di richiesta. In tal modo – spiega Ferrari Valeriani – obbligazioni e azioni saranno cedute allo Stato e i singoli risparmiatori non avranno più alcun titolo, diretto o indiretto, per rivalersi su Alitalia, salvo eventuali fatti penali, peraltro del tutto improbabili tenuto conto delle leggi che hanno reso i vecchi amministratori “non responsabili” penalmente e liberato anche il Ministero dell’Economia. La soluzione proposta è certamente migliorativa rispetto a quella iniziale, ma è oggettivamente insufficiente per gli obbligazionisti (Air France proponeva di rimborsare l’85 per cento), mentre per gli azionisti si tratta di recuperare la metà delle ultime quotazioni del titolo in borsa. Inoltre, i titoli di Stato dati in concambio non frutteranno alcun interesse, per cui gli obbligazionisti avranno un investimento di oltre tre anni senza alcun rendimento».

Ciò nonostante, per l’associazione consumatori della Cisl non esistono alternative all’accettazione, salvo eventuali azioni penali verso l’intermediario che ha venduto i titoli. Per i risparmiatori che non accetteranno la proposta il giudice delegato Umberto Gentili ha fissato il termine del 15 dicembre 2009 per il deposito della documentazione che provi la titolarità dei titoli. Infine, sempre per coloro che non accetteranno la proposta di concambio, Adiconsum ricorda che per le obbligazioni la domanda di insinuazione al passivo è stata effettuata presso la Cancelleria del Tribunale di Roma – Sezione Fallimentare (viale Giulio Cesare 54/b – primo piano, stanza 49, tel. 06.3577782 per informazioni) da parte del rappresentante comune degli obbligazionisti, avv. Gianfranco Graziadei (Studio Legale Graziadei Ferreri – viale A. Gramsci 54 – 00197 Roma – tel 06.3612941). I titolari delle obbligazioni dovranno presentare al loro rappresentante i documenti giustificativi del possesso dei titoli.
















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