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Carpi: trasferite all’Unione Terre d’argine le funzioni in materia sismica

terremotoIl Consiglio comunale di Carpi ha approvato durante la seduta di giovedì 5 novembre il trasferimento all’Unione Terre d’argine della gestione autonoma delle funzioni in materia sismica, attribuite ai Comuni da una legge regionale dell’anno scorso e la conseguente costituzione di una struttura tecnica intercomunale regolata da un’apposita convenzione. La delibera è stata illustrata in aula dall’assessore comunale all’Ambiente Simone Tosi, sottolineando come questa scelta, che avrà validità di almeno 10 anni, porterà ad un servizio migliore per la città e i tecnici. I controlli a campione sul 30% almeno delle pratiche edilizie (Dia e permessi di costruzione) verranno svolti da una struttura ex novo composta di due persone (un ingegnere con competenze specifiche scelto con un concorso pubblico ed un geometra).

Critiche nei confronti di questa proposta sono state espresse da Argio Alboresi (capogruppo Lega nord Padania) e Cristian Rostovi (PdL), che hanno messo in dubbio quanto affermato dall’assessore e messo in evidenza i costi che dovrà affrontare l’ente pubblico rispetto ai vantaggi che deriveranno da questa decisione, oltre al fatto che questo servizio rimarrebbe troppo legato alle Terre d’argine e alla Regione: i consiglieri Pd Marco Bagnoli, Paolo Zironi e Deanna Bulgarelli hanno invece voluto sottolineare come questa decisione allarghi le competenze dell’Unione e delinei prospettive di sviluppo dell’ente, dando anche risposte sul piano occupazionale e di efficienza. E se Roberto Benatti (PdL) ha parlato di possibile intasamento delle pratiche e di assistenzialismo confutando le dichiarazioni in particolare di Zironi Giorgio Verrini (ApC) ha invece positivamente riaffermato come con questo atto si avvicinano i controlli ai cittadini mentre Andrea Bizzarri (IdV) ha spiegato dal canto suo come siano più i vantaggi che gli svantaggi di questa scelta: Paolo Gelli (Pd) ha invece ribadito come debbano essere dipendenti pubblici a svolgere le funzioni in materia sismica, in collaborazione con le professionalità private. L’assessore Tosi in sede di replica ha spiegato come a suo parere questo sia un atto di decentramento, “a differenza della riforma del catasto bloccata dal Governo”, che il cittadino pagherà le stesse cifre e che si punta al pareggio economico. “Puntiamo a costruire il prossimo Psc assieme a Novi e poi con Campogalliano e Soliera che in questo campo sono già avanti. La Commissione qualità architettonica ad esempio sarebbe giusto facesse capo all’Unione”. E dopo che Roberto Andreoli (capogruppo PdL) ha in sede di dichiarazione di voto rammentato come semplificare non rappresenti il meglio manifestando dubbi anche sul numero delle assunzioni previste per questa nuova struttura al momento del voto la delibera è stata approvata con i voti di Pd, IdV e ApC, contrari PdL e Lega nord Padania mentre il capogruppo della Lista civica Carpi a 5 stelle-Beppegrillo.it-Prc Lorenzo Paluan è uscito dall’aula in segno di protesta “verso questa pervicace volontà ‘bipartisan’ di limitare le facoltà di controllo e rappresentanza su atti che riguardano direttamente la vita dei cittadini che ci hanno democraticamente eletto: l’unico intento dei gruppi Pd, IdV, PdL e Lega nord a riguardo è quello di proseguire nell’impedire al 14% dell’elettorato carpigiano e a 1/3 dei gruppi consiliari, rappresentati nel Consiglio di Carpi, non allineati o riconducibili alle posizioni dei partiti maggiori, di poter svolgere le proprie funzioni di indirizzo e controllo sulle attività dell’Unione delle Terre d’argine”.

La delibera in questione è stata tra l’altro approvata nei giorni scorsi da tutti e quattro i comuni dell’Unione Terre d’argine e dal Consiglio dell’Unione nella seduta di lunedì 9 novembre.
















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