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Cisl e Anolf ER: concorso di film e blog per ‘visibilità’ immigrati

socialeUn concorso con l’attribuzione di un premio per giovani registi che documentino la condizione degli immigrati in Emilia Romagna (in collaborazione con la Cineteca di Bologna), utilizzabili anche per la comunicazione organizzativa del sindacato. Un blog accessibile a tutti e rivolto specificatamente ai delegati e agli operatori della Cisl sulle politiche e le strategie migratorie in essere sul territorio.

Sono due aspetti di un approccio nuovo al fenomeno, voluto dalla Cisl dell’Emilia-Romagna per far emergere dall’oblio i quasi 500 mila immigrati presenti in regione (il 10,5% della popolazione totale ed il 18,8% di quella occupata).

“Perché non siano ‘solo braccia’ da lavoro, privi di ‘visibilità politica’, sociale, culturale, ma persone nella loro interezza, con i loro bisogni, diritti e doveri –afferma Gianni Pedrazzini della segreteria regionale Cisl, in occasione del convegno sul tema immigrazione organizzato dal sindacato emiliano-romagnolo”-.

Da qui la decisione del sindacato di mettere in rete tutele e servizi a favore degli immigrati: dipartimento Politiche migratorie, categorie della Cisl, servizi Cisl, Ial, Iscos, Anolf.

L’associazione di volontariato onlus, proprio per la sua presenza capillare sul territorio “svolge la funzione di accoglienza degli immigrati, facendosi carico dei loro problemi e bisogni ed indirizzandoli verso i servizi e le categorie in grado di offrire risposte -spiega il presidente dell’Anolf Emilia-Romagna Marino Favali. Insomma l’Anolf come una sorta di ‘bussola’ ai servizi ed alle opportunità sociali per gli immigrati ed i loro famigliari, in collaborazione con le scuole, gli enti di formazione professionale, le istituzioni locali, le altre onlus.

Andrea Stuppini, dell’Osservatorio regionale del fenomeno migratorio insiste sull’apporto lavorativo, fiscale, contributivo e dei consumi degli immigrati, citando un solo dato: “al fondo regionale per la non autosufficienza (400 milioni di euro) i lavoratori stranieri contribuiscono con 20 milioni ed avendo un’età media di 31 anni, non solo non ne usufruiscono, ma continueranno per molti anni a sostenerlo”.

In chiusura dei lavori, Liliana Ocmin, della segreteria nazionale della Cisl, conferma la funzione dell’Anolf: “Sono vent’anni che la Cisl ha promosso un’associazione degli immigrati per sopperire ad alcune esigenze, non potendo come sindacato avere una ricaduta diretta sul territorio attraverso i servizi mirati non solo ai lavoratori, ma anche alle donne, ai bambini, a tutte quelle specificità di cui l’associazione si è fatta carico, facendo un lavoro che egregiamente continua a fare”. Ribadendo l’impegno della Cisl a valorizzare il capitale umano ed intellettuale di queste persone: “Una risorsa -dice Ocmin- per l’economia italiana, contribuendo gli oltre 4 milioni i lavoratori regolari in larga misura al Pil e per lo stesso sindacato, dove sono oltre 234 mila gli immigrati iscritti”. Quindi, diviene “inderogabile” la concessione del diritto di ius soli (cittadinanza a chi nasce in Italia); voto alle amministrative, accesso ai concorsi pubblici, specie nel settore sanitario dove già sono numerosi gli operatori stranieri. Nella contrattazione di secondo livello, osserva infine Ocmin, “si stanno già sperimentando piattaforme sindacali attente alle specificità culturali degli immigrati ed alla trasmissione dei valori di legalità e sicurezza”.
















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