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Sassuolo: il Consiglio comunale dice no alle moschee, la minoranza abbandona l’aula

consiglio_comunale_sassuolo_11In una movimentata seduta il Consiglio comunale di Sassuolo ha approvato un ordine del giorno che rifiuta la costruzione sul territorio di una moschea: una votazione che si è svolta in un clima teso con offese e accuse tra minoranza e opposizione; anche dal pubblico, diviso in favorevoli e contrari, sono arrivati commenti ed anche ingiurie, al punto che la minoranza ha abbandonato l’aula prima della votazione. Dal pubblico è anche partita una velata minaccia al sindaco Luca Caselli, pare che il giovane autore sia poi stato fermato da agenti della Polizia municipale in borghese. L’ordine del giorno è stato presentato dal consigliere della Lega Nord Stefano Bargi: “Abbiamo presentato questo ordine del giorno per portare qui in discussione il tema della moschea visto che sta viaggiando di bocca in bocca, nei bar addirittura negli altri comuni:. Credo che di questo argomento si debba discutere qui. Vogliamo cercare il sostegno di tutte le forze politiche per sostenere l’oggetto: il rifiuto alla costruzione e all’insediamento sul nostro territorio comunale di una moschea, non crediamo possa giovare all’integrazione, riteniamo che sia un percorso particolarmente lungo che deve essere affrontato senza contrasti. Non si raggiungerà mai l’obiettivo fornendo loro la possibilità di creare un ghetto, un luogo in cui rinchiudersi senza aprirsi alla nostra società“.

Ha preso la parola Maria Savigni del Partito Democratico: “Sono rimasta stupita nel leggere questo odg ,rimango stupita di come si possa definire ghetto un luogo di culto. Sono luoghi in cui uno esercita i diritti di libertà ed espressione religiosa”. A sostegno della sua contrarietà all’odg la consigliera Savigni ha portato le dichiarazioni fatte nel 2008 durante il forum cattolico mussulmano di Roma in cui Papa Benedetto XVI ha detto ha auspicato il libero esercizio dei diritti fondamentali nel pieno rispetto della libertà dico scena, “frasi riportate dall’Osservatore Romano e non da un giornale sovversivo”.

E’ stato poi citato l’intervento del sindaco di Parma Vignali, firmatario con il Ministro Roberto Maroni di una doppia carta sulla sicurezza in cui il tema è, secondo la consigliera, “correttamente coniugato con l’integrazione. Infatti a Parma è stata costruita una moschea per consentire l’esercizio del culto”. “Se noi vogliamo celebrare la giornata dell’abbattimento muro – ha proseguito – e condividere i principi fondanti della comunità non possiamo non tenere conto dei loro diritti ad esercitare il proprio culto. La moschea non va contro la sicurezza che è invece garantita dal’’integrazione. E’ insostenibile che la moschea non faccia integrare, non è un ghetto, sarebbe comunque un centro culturale controllabile dal’autorità civile. Il centro culturale deve garantire ad una minoranza di esercitare i propri diritti naturali, perché c’è una giustizia oggettiva che la ragione ci illustra che è precedente alla norma e che ci siano dei diritti inalienabili dell’individuo è un elemento di giustizia oggettiva. Il Cardinal Martini ha detto: è difficile sentirsi figli nella casa dei doveri se si è orfani nella casa dei diritti”.

E’ poi intervenuto il capogruppo del Pd Graziano Pattuzzi che ha contrapposto alla posizione espressa dalla maggioranza attraverso questo ordine del giorno le dichiarazioni rilasciate dal Presidente della camera Gianfranco Fini in merito al referendum votato in svizzera contro la costruzione di minareti.

“Oramai lo abbiamo capito com’è la strategia, si butta in giro un po’ di fumo., si mette un po’ di polvere sotto il tappeto e si spera in una folata di vento. Vorrei capire prima di parlare di questo odg cosa si fa delle situazioni di via Cavour e di via Regina Pacis. Vorrei che il sindaco e l’assessore alla sicurezza mi dicessero cosa faranno dopo il 15 dicembre, quando scadrà l’accordo per via Regina Pacis. Si dovrà ragionare, discutere anche animatamente, io l’ho fatto in passato in più occasioni. Questo disagio è reale, è vero, ma la politica non deve cavalcare la paura, è un esercizio che rischia di diventare pericoloso“.

“Al di la di dichiarazioni e odg che non mi vedono assolutamente d’accordo noi dobbiamo chiederci cosa ne facciamo di queste presenze. Via Cavour dovrà essere riaperta perché una volta superati gli abusi edilizi voglio vedere quale commissione dice che ci sono ancora abusi. Se li hanno sanati si deve riaprire. Voi dovete trovare una soluzione, più alimentiamo la paura più sarà difficile trovare una soluzione e una risposta che non crei una rivolta nel quartiere. Sono convinto che la soluzione di via Regina Pacis sia adeguata, non ha creato problemi se non all’inizio, credo che questo sia il modo affrontare problemi Prima di discutere se c’è o non c’è voglio sapere come sia affrontano queste due situazioni concrete. Per concludere credo che questo sia un problema serio, l’integrazione tra cattolici e mussulmani è difficile, complicata, richiede lavoro e non demagogia”.

Per il Pd è poi intervenuto anche Andrea Lombardi: “Ho letto e riletto questo odg e nulla mi toglie dalla mente che lede il diritto fondamentale dell’uomo. Noi come Pd e in generale come centrosinistra riteniamo inconfutabili il diritto alla felicità, ad un lavoro pagato, un tetto sopra testa ed anche la possibilità di pregare Dio in tutti i modi ritenuti utili da ciascuna società. Quando noi del Pd ci troviamo di fronte a questo problema non arretriamo, segnamo la linea sul terreno e non arretriamo. Noi tuteliamo il diritto dei cittadini di pregare il loro Dio. Riteniamo anche che via Cavour e via Regina Pacis possano essere superate con il dialogo e il confronto e non con un odg che è una chiusura nei confronti delle persone diverse. Non dobbiamo porci di fronte al diverso ma confrontarci per trovare una soluzione che garantisca diritti a tutti i sassolesi qualunque sia la loro origine”

E’ quindi intervenuto il consigliere del Pd Antonio Caselli: “vorrei ricordate che l’odg proposto da Bargi non è una delibera è un odg quindi in in quanto tale esprime al consiglio una volontà di natura politica ma non impegnativa. Anche se votato da domani l’amministrazione non ha gli strumenti giuridici per chiudere tutte le moschee. Ha in mano un documento di natura politica che può più o meno impegnarla. Sono andato a tirare fuori il programma di governo della maggioranza per capire cosa c’è scritto, per capire la posizione del Pdl sulla moschea, perché a me interessa molto di più della posizione della Lega”.

“Nel programma dell’attuale maggioranza c’era l’impegno ad evitare la realizzazione di una moschea in città fermo restando il diritto di tutti di pregare: su questo ci sentiamo di discutere. Noi come Pd ci siamo detti per primi contrari alla costruzione di una grande moschea del comprensorio con una grande concentrazione di fedeli. Il nostro territorio non è pronto per uno grande ma per dare spazio a diversi luoghi nei diversi territori A Sassuolo ci sono più di 5mils mussulmani residenti, oltre il 10% della popolazione,come facciamo a dire che non si deve aprire un centro di preghiera e di cultura islamica? E’ un regalo, come ha detto Fini oggi, all’islamismo più eccessivo. Noi non ci possiamo permettere di far crescere questo radicalismo sul territorio“.

Ha preso quindi la parola Roberta Costi del Pdl: “su questo tema il Pdl ha le idee molto chiare, le nostre idee sono le stesse della Lega nord. Le nostre idee sono le stesse del nostro parlamentare del Pdl di origine marocchina, l’onorevole Sbai. Lei è venuta a Sassuolo con la scorta, il che vuol dire che è una donna minacciata, ci ha aperto spesse volte gli occhi dicendoci che spesso in questi centri attecchisce l’Islam estremo. Non possiamo dire che siamo certi che a Sassuolo accade questo, ma non possiamo dire si a chiunque. Se noi andiamo in Iran o in Afghanistan nessuno ci fa esprimere il nostro credo religioso, noi non abbiamo problemi a farlo esprimere ma dobbiamo guardarci dentro. Chi va a sindacare su ore di sermoni in arabo, chi è sicuro che non venga fatta politica antioccidentale? Noi siamo definiti come razzisti, mentre la sinistra è buonista e perbenista, io definirei il centrosinistra oggi come la scuola del far finta di niente. No noi non facciamo finta di niente per questo appoggiamo l’odg della Lega.

E’ poi intervenuto Ugo Liberi del Pdl: “Non si vuole correre il rischio di creare un islam radicale, non capisco perché dobbiamo avere noi l’islam radicale qualora si accettasse questo dg quando questo pericolo non è paventato in tutto il resto del comprensorio. Ricordo che questo stesso odg è stato votato ed è passato a maggioranza in tutti comuni del comprensorio.Dato che la maggioranza degli altri comuni non è del nostro colore politico ne deduco che la maggioranza degli altri comuni lo ha votato. Come mai la non esiste pericolo di un islam radicale e qui si? a va bene non averla e dobbiamo averla a Sassuolo? Per quale motivo? Io non vedo differenza tra Sassuolo e Fiorano, se la non va bene non andrà bene neanche qua”.

Ha preso la parola Massimo Benedetti del Pdl: “E’ sotto gli occhi di tutti che la colpa è delle politiche lassiste delle amministrazioni sassolesi degli anni precedenti che hanno portato Sassuolo ad essere conosciuto per i problemi di sicurezza e non per le realizzazioni imprenditoriali. Credo che il problema vada affrontato per gradi. Prima serve fermezza per far rispettare le regole con i dovuti controlli nei luoghi. In un secondo momento in cui io penso saremo i primi ad essere rispettosi della nostra costituzione che prevede libertà religiosa nel pieno rispetto della legge italiana. Sassuolo è diventato il ventre molle del comprensorio perché non sono mai state fatte rispettare le norme. Voglio chiedere aiuto ai consiglieri di minoranza perché coinvolgano nella soluzione anche le altre amministrazioni dei comuni limitrofi che si sono sempre ben guardate dal dare un contributo perì la soluzione del problema che è sempre stato scaricato su Sassuolo“.

E’ quindi intervenuto Francesco Battani del Pdl: “Sassuolo ha sempre dato al possibilità di professare il proprio credo e riunirsi in luoghi adeguati, infatti abbiamo i cristiano evangelici e i testimoni di Geova. Pattuzzi forse non ricorda che quando ci fu un convegno non autorizzato dal Comune venne svolto lo stesso. Viviamo in una città in cui ognuno fa ciò che vuole basta che urli più forte. Io ho ospitato un mussulmano a casa mia, e dico che hanno un credo diverso dal nostro ma non sono diversi da noi. Prima questi luoghi di preghiera erano in via circonvallazione, senza domande, senza rispetto delle norme urbanistiche io penso che chiunque di noi che vuole fare qualcosa deve chiedere autorizzazioni e mettere a norma poi apre . Qui va rovescio, prima apro poi il resto. Mi chiedo e chiedo a tutti: a Sassuolo qual’è quel quartiere e quelle persone che non si oppongono ad avere la moschea vicino a casa? Tutti li vogliamo ma lontano da casa nostra. Come tutti i comuni a noi confinanti, dicono si e quando si cerca una soluzione comune tutti fanno delibere per non averli su loro territorio”.

La parola è passata Sonia Pistoni del Pd: “Con questo odg credo che il problema non venga risolto. Questo perché innanzitutto non significa che questi 5mila non si ritrovano per pregare significa che non avremo più persone controllate di cui sappiamo il numero, ma queste continueranno a trovarsi per pregare come è loro diritto. E’ semplicemente un modo per chiudersi gli occhi e fare finta i niente. Questa scelta tenderà ad incrementare piccoli luoghi di culto, irregolari, non controllati che saranno a rischio. Voterò sicuramente contro a questo odg”.

E’ quindi intervenuto Andrea Gandini della Lega Nord: “Chi ha bendato gli occhi siete stati voi, avete trascurato il pericolo, trascurato una cosa che è all’ordine del giorno ed è veramente seria per Sassuolo. Vedo che ci sono altre religioni e non hanno creato problemi come l’insediamento della Moschea, volevo chiedere come mai questo”.

La parola è passata a Susanna Bonettini del Pd: “Mi fa piacere che a Sassuolo ci sia una coalizione coesa, così come non lo è a livello nazionale.Nel merito dell’odg dico che è un odg demagogico e strumentale. Si vuole portare la discussione su un piano culturale che sicuramente è interessante e legittimo, si parla di diritto e doveri e di integrazione, porta però lontano l’attenzione sul tema. L’Odg della Lega impegna Sindaco e Giunta a rifiutare la costruzione del centro culturale islamico o moschea. Sul tema della chiusura dei due luoghi di culto esistenti Menani ha detto che non darà più l’autorizzazione dopo il 15-12. I consiglieri Liberi e Benedetti ci richiamano a farci carico di convincere gli altri sidnaci io invece chiedo al Sindaco e alla Giunta che risposte danno ai 2 luoghi di culto esistenti Se è stato sanato l’abuso cosa succede in via Cavour? Devono dare risposta alla città, vogliamo sapere quali sono le intenzioni sui 2 luoghi di culto“.

Anna Maria Anselmi della Lista civica per Sassuolo ha posto una domanda alla Bonettini: “Cosa faremo quando se ne presenteranno 4, 5, 6, 8, 9, 10? Tra di loro non vanno d’accordo, perché non pregano tutti nella stessa struttura?”.

Il Sindaco Luca Caselli ha chiarito la posizione sui centri islamici esistenti: “Per quanto riguarda via Cavour non è vero che hanno sanato completamente gli abusi, è stata presentata documentazione solo per la tettoia fatta fuori, è il secondo abuso; resta quello per cui è stata chiusa a settembre. Per quanto riguarda via Regina Pacis la convenzione scade il1 15-12-2009, dopo lo imparerete cosa accadrà”.

E’ quindi intervenuto Giuseppe Megale del Pd: “Mi sembra molto importante la risposta del Sindaco, c’è ancora un abuso da sanare ma non ha detto che non possono vietarlo se è sanato. La legge è legge per tutti. Ho imparato pure che c’è una cittadina marocchina eletta nel nostro parlamento e scortata. Io per principio a quella signora cerco di garantirgli suo diritto, anche se non sono convinto di ciò che dice. Però è un diritto, è una minoranza nella sua comunità, ha diritto di poter esprimere le sue idee come ogni cittadino ha diritto di esprimere sua fede Mi preoccupa molto se passa il ragionamento che siccome la maggioranza dice che è una cosa giusta bisogna stare zitti. La nostra costituzione prevede che qualcuno può essere votato e qualcuno lo controlla.. Perché c’è un principio legge a cui tutti sono sottoposti. Dobbiamo convincere chi non tollera le altre religioni. Noi dobbiamo portare avanti ragionamenti concreti. Non è che perché in America sono andati 20 milioni di italiani e lo 0,1% era mafioso allora tutti gli italiani erano mafiosi. Se una parte prepara attentati non tutti quelli che sono nel centro islamico sono li per preparare attentati. Diciamo al Ministro degli interni Maroni di arrestare quelli che delinquono e lasci perdere gli altri”.

E’ stata poi la volta di Franca Cerverizzo della Lista civica Sassuolo con Pattuzzi: “mi sembra di essere allo stadio – ha osservato a causa dei rumori che arrivavano dal pubblico – credo che la chiusura della moschea di via Cavour ci debba far riflettere. In provincia ci sono diversi luoghi di culto ma a Castelfranco, Carpi e Modena si cono reazioni molto violente. Solo con i mussulmani nasce il problema. Le ragioni profonde di questa ostilità sono da ricercare nella para del diverso. I 4 sindaci del comprensorio dovrebbero sedersi e confrontarsi sui temi. Si enfatizzano i pericoli della delinquenza e del terrorismo creando paura. Sono in aumento le aggressioni ad omosessuali e a gente di colore. Faccio una provocazione: perché non si dice nulla ai giovani nelle discoteche? Credo che il problema si deve porre quando le associazioni crescono. Inoltre i sermoni sono tradotti in italiano“.

Nella dichiarazione di voto Stefano Bargi ha richiamato la necessità di parlare dei diritti individuali, la parità tra uomo e donna che l’islam rifugge. “i mussulmani devono integrarsi. Sassuolo non può sopportare flussi da altri territori, abbiamo già subito la maldistribuzione degli immigrati. Il problema qui è che ’Islam vuole invadere occidente, tanti vogliono solo vivere e lavorare ma molti vogliono invaderci attraverso donne e figli, come accade già nelle nostre scuole. Presto ci troveremo una comunità molto unita dentro la nostra. Prima chiederanno la moschea poi il cimitero, poi la scuola di lingua araba. Vi rendete conto della porcheria? Che almeno sappiano la nostra lingua. Non facciamo passi indietro e per questo votiamo a favore”.

Anna Maria Anselmi ha manifestato l’intenzione di votare si e mentre lo faceva ha avuto uno scontro con la consigliera Pigoni del Pd.

E’ poi intervenuto Pattuzzi sostenendo di essere contrario a qualsiasi tipo di moschea ma ribadendo che l’odg in questione è pura demagogia perché non affronta il problema, ne ha quindi chiesto il ritiro. “Questo odg fa un po’ di fumo dopodiché chiunque prende un locale e chiunque con una associazione svolge la sua attività, dopodiché c’è la rivolta della comunità. E’ meglio mantenere realtà piccole perché sono meno impattanti”.

Pattuzzi ha quindi chiesto che venisse adottato l‘rodine del giorno approvato a Milano da minoranza e maggioranza, poi si è inalberato perché si è sentito offeso da commenti fatti, a suo dire, dal consigliere Stefano Bargi, che ah però negato di averlo fatto.

A questo punto tutta la minoranza si è alzata ed è uscita.

L’odg è stato votato dai 19 componenti la maggioranza, compreso il Sindaco.
















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