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Rosarno, Cgil Cisl e Uil Modena: no a violenza, ma tutelare i diritti dei migranti

I Sindacati Cgil Cisl e Uil di Modena unitamente ai rispettivi Centri Lavoratori Stranieri Cls/Cgil, Anolf/Cisl, Vale/Uil esprimono profonda preoccupazione per le aggressioni che hanno coinvolto nei giorni scorsi migranti e cittadini a Rosarno in Calabria.

Alla preoccupazione si unisce la condanna per le gravi condizioni di vita e di lavoro che sono costretti a subire i lavoratori stranieri nella Piana di Gioia Tauro e più in generale nelle campagne del Mezzogiorno d’Italia. Cgil Cisl e Uil, Cls/Cgil, Anolf/Cisl, Vale/Uil di Modena condannano ogni forma di violenza, anche se invitano a non sottovalutare che l’esasperazione è stata provocata da condizioni di vita sub umane e dall’intollerabile sfruttamento di questi lavoratori per la maggioranza africani.

Sono gravi le responsabilità di tutte le autorità locali e nazionali che da anni sono a conoscenza delle condizioni di questi lavoratori stranieri in balia delle cosche criminali, del caporalato, dello sfruttamento e della violenza, e delle tensioni che inevitabilmente si generano con la società civile di Rosarno, e non solo nel Sud. E’ necessario rivedere radicalmente le politiche dell’immigrazione che attualmente non garantiscono la sicurezza di nessuno, immigrati e italiani, che non solo non contrastano l’immigrazione clandestina e il lavoro nero, ma accrescono il bacino dell’irregolarità e contribuiscono ad accrescere un clima xenofobo.

In particolare è urgente un provvedimento che consenta l’effettiva emersione dei lavoratori stranieri costretti dalla necessità e dal ricatto al lavoro nero. Sono necessari anche provvedimenti che permettano di perseguire la riduzione in schiavitù e di denunciare i propri sfruttatori, oggi possibile solo per la tratta legata alla prostituzione, dando piena applicazione a quanto previsto dall’art. 18 del Dlgs 286/1998.

E’ assolutamente necessario abolire il reato di clandestinità introdotto di recente dal “pacchetto sicurezza” poiché rappresenta il più forte deterrente alla denuncia degli sfruttatori poiché espone il lavoratore immigrato al rischio di espulsione. Manca, inoltre, un reale sistema di accoglienza e di inserimento nella società civile per tutti i richiedenti asilo politico e protezione sussidiaria e umanitaria.

Si segnala infine l’assoluta necessità di prevedere un allungamento della validità del permesso di soggiorno per attesa occupazione (attualmente di soli 6 mesi) in questo di grave periodo di crisi e occupazionale che spinge un numero elevato di lavoratori stranieri nella spirale della clandestinità e ad accettare qualunque condizione di lavoro pur di sopravvivere.

Cgil Cisl Uil, Cls/Cgil, Anolf/Cisl e Vale/Uil esprimono profonda gratitudine ai volontari sia della società civile che delle organizzazioni religiose, e dei Sindacati, che sono gli unici a Rosarno a portare un po’ di conforto a chi fatica 16 ore al giorno per 20-25 euro, subendo il taglieggiamento della mafia.
















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