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Al via il 16° Congresso della Cgil di Modena

Si è formalmente aperto con il Comitato Direttivo del 22 novembre scorso, il 16° Congresso della Cgil che partendo dalle assemblee di base (che si stanno svolgendo in queste settimane), si articolerà via via nei Congressi territoriali, regionali e nazionali di categoria per arrivare all’elezione dei delegati al Congresso nazionale in programma al Palacongressi a Rimini dal 5 al 8 maggio 2010.

Il percorso congressuale della Cgil di Modena è partito l’11 gennaio e prevede lo svolgimento di oltre 1.700 assemblee di base (nei luoghi di lavoro, nelle leghe dei pensionati e fra i lavoratori disoccupati/precari) e 12 congressi provinciali di Categoria, per arrivare al Congresso provinciale confederale il 2-3 marzo 2010.

Nei congressi di base e di categoria saranno coinvolti i quasi 127.000 iscritti al sindacato e all’assise conclusiva, il 2-3 marzo presso il Forum Monzani, parteciperanno circa 750 tra delegati e invitati del mondo delle istituzioni, delle rappresentanze politiche sociali ed economiche cittadine.

I delegati al 16° Congresso saranno oltre 600, per la precisione 634 delegati eletti nella misura di 1 delegato ogni 200 iscritti, 50% eletti nelle assemblee di base e 50% eletti dai congressi provinciali di categoria.

La Cgil di Modena, è la settima Camera del Lavoro Territoriale per numero di iscritti: 126.835 (al 31.12.2008) di cui 59.760 attivi, 67.075 pensionati e 1.675 fra lavoratori atipici e disoccupati. Fra gli attivi, 7.581 sono dipendenti di aziende artigiane e 12.596 lavoratori stranieri (extra UE) pari al 21% degli attivi.

Nonostante la crisi e le difficoltà occupazionali, la Cgil conferma, anche negli ultimi 4 anni intercorsi dal precedente appuntamento congressuale, il trend di crescita degli iscritti fra lavoratori attivi, cassintegrati e disoccupati, tendenza che si rafforza anche sul 2009. Questo importante dato conferma il forte radicamento della Cgil sul territorio, la sua capacità e quella delle categorie nella gestione delle crisi aziendali, per la difesa dell’occupazione e nel rivendicare una diversa politica economica e sociale del Paese.

Il 16° Congresso Cgil avviene in una fase politico-sociale-economica e sindacale molto difficile per lavoratori, giovani e pensionati, stante la crisi economico-finanziaria che da settembre 2008 ha colpito l’economica globale con pesanti ripercussioni sull’economia reale e sul lavoro. Sonoaumentate, anche per effetto della crisi, le diseguaglianze e le ingiustizie sociali, la disoccupazione e il forte ricorso agli ammortizzatori sociali. Le politiche economiche e sociali messe in campo dal Governo di centrodestra non sono finalizzate ad affrontare la crisi, ma a far levasulle paure per dividere le persone (lavoro pubblico contro privato,cittadini italiani contro stranieri) sino a premiare con la scudo fiscalel’impunità dei grandi evasori, compresa la criminalità organizzata.  Dentro a questo quadro, Governo, Confindustria e l’insieme e delle Associazioni datoriali hanno puntato alla divisione dei Sindacati con la firma dell’accordo separato sul modello contrattuale del 22 gennaio 2009.

Temi e questioni che saranno al centro del dibattito del 16° Congresso Cgil che vede la presentazione di 2 documenti congressuali contrapposti: il documento “I diritti ed il lavoro oltre la crisi” primo firmatario Gugliemo Epifani e sostenuto dalla maggioranza del Comitato Direttivo nazionale e ildocumento “La Cgil che vogliamo” primo firmatario Domenico Moccia che vede il sostegno di autorevoli membri del Direttivo nazionale.

A Modena, il documento Epifani è sostenuto, fra gli altri, dal segretariogenerale della Cgil Pivanti e dall’intera Segretaria confederale (Zanasi,Prodi, Scacchetti, Ficcarelli e D’Anna) e dai segretari generali dellecategorie Govoni della Filcams, Gozzi della Filctem, Serri per la Fillea, Sernesi per la Filt, Franciosi della Flai, Colombini della Flc, Argilli di NIdiL, Corvaglia per la Slc e Zuffi dello Spi.

Il documento Moccia è invece sostenuto, fra gli altri, dal segretario generale della Fiom Fiorani, della Fp Bonaccini e della Fisac Iseppi.

Il 3 marzo, all’interno delle 2 giornate conclusive del Congresso provinciale, è prevista una specifica iniziativa alla presenza di storici, rappresentanti delle istituzioni e dirigenti sindacali, che affronta il tema della democrazia sindacale e della sua evoluzione dal dopoguerra adoggi, partendo dal ricordo del 60° anniversario dell’Eccidio delle Fonderie Riunite il 9 gennaio 1950 e delle lotte per i diritti dei lavoratori, passando per la conquista dello Statuto dei Lavoratori (legge 300, 1970) dicui ricorre quest’anno il 40° anniversario, sino ai giorni nostri dove per la Cgil non è più rinviabile la determinazione di regole certe ed esigibili sulla rappresentanza e la democrazia sindacale (piena attuazione dell’art.39 della Costituzione).
















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