Legacoop Reggio Emilia è già intervenuta per criticare la Direttiva del Ministero del 14 dicembre 2009 che taglia i fondi per molte attività di servizio nelle scuole italiana, segnalando i conseguenti rischi occupazionali per le cooperative sociali. Questo fenomeno si inserisce in un contesto generale molto grave.
Oggi infatti assistiamo ad una situazione paradossale: la Direttiva del Ministero dell’Istruzione prevede una riduzione del 25% dei fondi da destinare alla pulizia e sorveglianza nelle scuole. La motivazione è che questo intervento dovrebbe coprire le spese di funzionamento e i costi per gli esami di Stato. Questi servizi sono svolti principalmente da cooperative di servizio, tra cui anche cooperative sociali che inseriscono al lavoro persone svantaggiate.
La politica delle amministrazioni pubbliche, negli anni passati , è stata quella di affidare ad aziende private e cooperative i servizi di pulizia e ausiliari all’interno delle scuole, sia primaria che secondarie. L’impegno era di assorbire parte di quelle figure che già operavano su questi servizi, garantendo qualità e flessibilità nello stesso tempo. Legacoop esprime una forte preoccupazione per le ricadute negative nel settore delle pulizie, in particolare dal punto di vista occupazionale. Al di là della legittimità di una simile decisione – con ancora in corso di validità gli appalti sottoscritti – è evidente che se si procedesse all’applicazione della Direttiva del 14 novembre 2009 si determinerebbe una situazione di vera e propria crisi occupazionale nel settore delle pulizie.
Da dati raccolti, Legacoop stima che possano essere circa 1000 i posti di lavoro a rischio a livello regionale, con un numero preoccupante anche per la provincia di Reggio Emilia. Legacoop è impegnata perché si apra un confronto con la Regione Emilia-Romagna e con gli Uffici Scolastici Provinciali Provveditorato per affrontare la situazione. “Ci sembra incredibile – è il commento del direttore generale di Legacoop Reggio Emilia Francesco Malpeli – che di fronte ad una crisi pesantissima, che sta mettendo a dura prova l’economia e l’occupazione, proprio dal Governo arrivino tagli di queste proporzioni, che si traducono in una contrazione delle attività per le imprese, con conseguente riduzione di salario e perdita di posti di lavoro, senza contare i livello dei servizi erogati.. Infatti – aggiunge Malpeli – forti critiche arrivano anche dal sindacato della scuola: la decisione del Ministero dell’Istruzione di ridurre del 25% la spesa per le pulizie e la sorveglianza, comporterà una riduzione dei servizi, sia in termini di quantità e che di qualità. Se si dovesse procedere nell’applicazione della direttiva del Ministero, si aprirebbero le condizioni per un intervento a tutela dell’occupazione sulla base dell’accordo regionale fra le parti sociali sottoscritto nel 2009, relativo agli ammortizzatori sociali in deroga.
