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Sassuolo: iniziano in Sala Biasin gli incontri del ciclo “Bell’abitare”

E’ in programma domani sera, mercoledì 12 maggio, alle ore 20.45 presso la Sala Biasin di via Rocca 22 a Sassuolo, la prima delle serate di approfondimento del settimo ciclo “Bell’abitare, sulle ville estensi delle Provincie di Modena e Reggio Emilia, a cura di Luca Silingardi e organizzate dall’Assessorato alla Cultura del Comune e dall’Associazione “Forum U.T.E”.

La P.ssa Graziella Martinelli Braglia e lo stesso Luca Silingardi parleranno di “Il castello estense del Cataio: il vero e il falso Medioevo in villa”. L’iniziativa, che riscuote sempre un notevole interesse, si compone di incontri di approfondimento con studiosi del settore e visite guidate presso gli splendidi luoghi presi in esame. Per informazioni e prenotazioni a questa parte, è necessario telefonare al Forum UTE: (0536) 884121 – 348/5495475 

L’ingresso alle conferenze è libero.

Graziella Martinelli Braglia e Luca Silingardi

Il castello estense del Cataio: il vero e il falso Medioevo in villa

Quanto del gusto romantico, del revival neomedievale, delle scelte collezionistiche della corte modenese nella Restaurazione deriva dall’acquisizione alla Casa d’Este della “villa-castello” del Cataio? Molto dovette influire sulle tendenze artistiche dei duchi e della nobiltà austro-estense, nel passaggio dal clima classicistico all’estetica del romanticismo gothic, il lascito a Ercole III, nel 1803, di questa superba dimora ai piedi dei Colli Euganei da parte del marchese Tommaso degli Obizzi.

Costruita tra il 1570 e il 1573 già con un’intonazione castellana, negli anni trenta dell’Ottocento questa villa si qualificherà in senso neomedievale con una nuova ala e con le decorazioni commissionate da Massimiliano d’Austria Este. Diverrà sede di villeggiatura della corte da luglio a settembre, prediletta da Maria Beatrice di Savoia, consorte di Francesco IV. Se le sue splendide raccolte d’arte con opere di maestri tre-quattrocenteschi – i “primitivi” – e fiamminghi confluiranno nella Galleria Estense, fra le sue mura simili a quelle di una fortezza, nelle ampie terrazze affacciate sul parco e su verdi cortili, negli ambienti di un fastoso Cinquecento o di un favoleggiato medioevo, si consumeranno gli ultimi atti della dinastia ducale.
















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