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Dirigenti della Ducati Motor Holding incontrano gli studenti della facoltà modenese di Ingegneria

Ex studenti della facoltà di Ingegneria Modena dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, oggi dirigenti della Ducati Motor Holding, si rituffano tra i docenti dell’ambiente accademico che li ha formati per parlare dei loro successi professionali ed incontrare gli studenti, rivelando ai nuovi ingegneri il fascino del mondo motociclistico e, in particolare, della “rossa” delle motociclette, alcuni esemplari delle quali faranno mostra di sé all’ingresso della sede.

Non hanno certamente raggiunto la fama dei piloti che conducono in pista i bolidi che partecipano al campionato Moto GP e Superbike, ma dietro ai traguardi internazionali in campo motociclistico dalla casa bolognese c’è sicuramente il lavoro paziente e capace di tecnici altrettanto apprezzati: Ernesto Martinelli, ingegnere di pista Superbike, attualmente responsabile del progetto Superbike; Davide Barana, responsabile dei calcoli termofluidodinamica per lo sviluppo dei motori da competizione moto GP e superbike; Stefano Fantoni, che si occupa dei calcoli CFD nell’ambito dello sviluppo motore per moto Superbike e GP.

Tutti e tre si sono laureati a Modena in Ingegneria Meccanica ed ora occupano posizioni di vertice alla Ducati Motor Holding.

“Noi siamo orgogliosi per i loro progressi di carriera e nel dar loro un caloroso benvenuto – dice il Preside di Ingegneria Modena prof. Giuseppe Cantore – li ringraziamo per aver voluto dedicare un’intera giornata per trasferire agli allievi di oggi tutto quello che hanno appreso in questi 10 anni dopo la laurea, loro che sono stati tra i nostri più brillanti allievi di ieri”.

Saranno a Modena molto presto per un “Ducati Day” che la facoltà di Ingegneria ha voluto organizzare in occasione del ventennale della sua nascita. Per gli oltre 2.500 studenti iscritti oggi sarà un’occasione davvero speciale per familiarizzare con un mondo e con problematiche finora solo oggetto di studio, per entrare il contatto con quella realtà produttiva ed imprenditoriale che li attende una volta conclusa la propria formazione.

Il “Ducati Day: incontro con Ducati corse” si tiene giovedì 20 maggio 2010, ospitato nell’Aula FA-0-C della sede di via Vignolese 905. Avrà l’andamento di una “full immersion” che inizierà la mattina alle ore 9.15 e si concluderà, dopo una pausa pranzo, nel pomeriggio alle ore 16.00.

Dopo i saluti del Preside prof. Giuseppe Cantore e del prof. Massimo Borghi, Presidente del corso di laurea magistrale in Ingegneria del Veicolo e in Ingegneria Meccanica, saliranno in cattedra i protagonisti che saranno anche a disposizione degli studenti per rispondere alle loro domande: l’ing. Ernesto Martinelli, SBK Project Manager, che parlerà di come “Costruire una squadra vincente” (h. 9.30); l’ing. Ernesto Barana, CFD Manager, che parlerà de “Lo sviluppo dei motori ad alta potenza specifica” (h. 10.45); l’ing. Stefano Fantoni, CFD Analysis, che spiegherà “La simulazione CFD tridimensionale nella progettazione dei motori da competizione” e, infine, l’ing. Marco Amorosa, laureatosi a Pisa, oggi Vehicle Dynamics alla Ducati Motor Holding, che chiuderà con una lezione su “La dinamica dei motocicli da competizione”.

“Sin dalla sua nascita – afferma il Preside prof. Giuseppe Cantore – questa facoltà è stata molto attenta alle imprese del territorio ed ha sempre cercato di favorire l’inserimento dei propri allievi nelle più importanti e prestigiose realtà produttive che la circondano. Certamente facilitati dai numeri (inizialmente bassi) e dall’entusiasmo e la passione che i ragazzi hanno sempre mostrato nell’affrontare gli studi, ma grazie anche alla competenza ed alla dedizione che tutti i docenti hanno sempre ampiamente profuso nelle loro attività formative e di ricerca, i nostri giovani ingegneri sono stati subito apprezzati per il loro mix di competenze e passione ed hanno subito sfondato nelle imprese”.

Ernesto Martinelli, che è stato il primo laureato “breve” in Ingegneria Meccanica all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, soli 3 anni, ma almeno uno dedicato alla tesi, è stato il primo ad impiegare un codice di calcolo monodimensionale che già allora aveva solo la facoltà di Ingegneria Modena e la Ducati, trascorrendo in dipartimento lunghe ore fino a tarda sera per almeno otto mesi. Oggi è l’ingegnere che segue le moto in pista.

Davide Barana e Stefano Fantoni, di poco più giovani, o meno “anziani”, hanno seguito fra i primi il corso quinquennale in Ingegneria Meccanica (la Meccanica a Modena è nata come costale dei Materiali, una delle due lauree che ha inaugurato l’attività dell’Ingegneria). Sono dei ragazzi modenesi, anche se non di nascita, oggi responsabili dei calcoli fluidodinamici dei motori da competizione.
















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