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A Fiorano la ‘festa di Babele’, dove tutte le lingue si comprendono

Si è conclusa con una festa finale l’edizione 2009-2010 di Babele, il servizio socio-educativo per bambini e ragazzi, da 11 a 14 anni, nato dalla comune volontà dell’assessorato alle politiche educative del Comune di Fiorano Modenese e della parrocchia, che gestisce il gruppo di educatori e le attività di sostegno scolastico, ricreative e sportive.

Alla festa “Aspettando l’estate” erano presenti il parroco Don Giuseppe Albicini, il sindaco Claudio Pistoni, l’assessore alle politiche educative Maria Paola Bonilauri e l’assessore alle politiche culturali Anna Lisa Lamazzi, gli educatori, i ragazzi frequentanti Babele e i loro genitori.

Dopo la celebrazione della Santa Messa, sono stati premiati i ragazzi che hanno offerto un contributo positivo nelle competizioni sportive e nei momenti di lavoro; è stata apparecchiata la tavola con i piatti portati dalle famiglie e infine è stato lasciato spazio alla musica, ai balli hip hop di un gruppo di giovani e ai giochi.

L’elenco dei piatti è un menù che racconta quanto stia cambiando Fiorano e come Babele sia un luogo dove le culture si incontrano e si capiscono. E’ stato un volo fra le regioni italiane e le cucine di mezzo mondo con batbout, riso basmati piccante, pollo fritto, nuvolette di gamberi, pane e panelle, pitta di patate, dejaj mehamer, pizza, baghrir, plumkake, zeppole di San Giuseppe, torta di pasta pastiera, cheese cake.

Babele, oltre ad accompagnare i ragazzi nello studio e nel recupero scolastico, persegue un percorso educativo più ampio, comprendendo attività mirate a favorire una maggiore conoscenza e accoglienza reciproca nonché a stimolare un’attenzione a tematiche meno convenzionali, cercando di fornire ai ragazzi esperienze positive di crescita individuale e di gruppo.

Con il progetto “Una parola è troppa e due sono poche” si è voluto offrire ai ragazzi uno spazio di riflessione atto a promuovere l’interazione, l’ascolto reciproco e stimolare l’interesse verso tematiche differenti, per imparare a dialogare in un clima sereno e alimentare la propria curiosità di conoscenza. Un percorso che si è articolato attraverso la lettura di libri e articoli, giochi di simulazione e discussioni, spesso documentate con la realizzazione di materiale grafico di diverso tipo.

Con “Metti un invito al Babele” è stato ottenuto un duplice beneficio: se, da un lato, i ragazzi hanno colto nuovi spunti grazie all’intervento di giovani testimoni che coltivano ambizioni, anche insolite ed impegnative, portate avanti con costanza e dedizione, gli ospiti stessi, attraverso il contatto diretto con la realtà e la quotidianità del Gruppo Babele, hanno potuto saggiare in prima persona il lavoro educativo che viene svolto, abbandonando così eventuali preconcetti.

“Istruzioni per l’uso” nasce dalla necessità di riscrivere il Regolamento interno al Babele e di promuoverne la conoscenza nonché la reale convinzione sulle norme da adottare, utili per una serena convivenza del gruppo. I ragazzi hanno quindi collaborato in prima persona alla sua revisione e alla successiva riscrittura

L’attività “Discussione per ragazze” si è rivolta ad alcune ragazze di 2ª e 3ª media, con lo scopo di riservare loro uno spazio dove sentirsi libere di parlare e confrontarsi senza temere di sentirsi giudicate, così da favorire, proprio attraverso il dialogo e la condivisione di pensieri e preoccupazioni in un gruppo più intimo e ristretto, lo sviluppo di “strumenti” utili ad affrontare in modo autonomo le diverse situazioni vissute, spesso percepite come problematiche.

“Bando Mammuth” ha stimolato verso il miglioramento di un luogo “bisognoso di cure” e li ha guidati nel guardare gli spazi esterni con occhi diversi e più consapevoli.

“Giramondo Italiano” è stata un’esperienza formativa che, sotto forma di gioco a quiz con premio finale, ha contribuito a far conoscere ai ragazzi gli elementi di geografia dell’Italia.

Con l’attività “Differenti ma uguali”, articolata in diverse fasi (dalla costruzione di una carta di identità personale alla scoperta del significato dei propri nomi, dal confronto fra gli stessi partecipanti del gruppo all’analisi di termini di uso comune tradotti in differenti lingue) si è tentato di guidare i ragazzi ad una maggior conoscenza di se stessi e degli altri e di sviluppare in loro una maggiore attenzione e sensibilità verso le diversità individuali, aiutandoli a concepirle non come un problema da emarginare ma come un’opportunità da valorizzare.

Altri progetti hanno riguardato temi di interesse sociale e i ragazzi sono stati invitati a riflettere su argomenti più impegnativi: sono state commemorate la “Giornata mondiale contro l’Aids”, la “Giornata della memoria”, il “Giorno del ricordo”, la “Giornata mondiale dell’acqua” e la ”Giornata nazionale della legalità”; in particolare, riguardo a quest’ultima, i ragazzi si sono impegnati nella realizzazione di un volantino informativo, così da testimoniare, anche al contesto circostante esterno al Babele, quanto emerso dalle riflessioni del gruppo.

Inoltre, in occasione del periodo natalizio, alcuni ragazzi hanno preso parte ad un lavoro manuale, reinterpretando e allestendo la capanna del presepe presso il cortile del Centro Parrocchiale.
















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