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Marazzi Jano: Mammi “Auspico che il confronto vada a buon fine e sosterremo ogni iniziativa che salvaguardi sito produttivo e lavoratori”

In questa fase valutativa sul procedimento d’acquisto della ceramica Ragno di Jano da parte di Gresmalt, il Comune di Scandiano è ancora attivo e continua a seguire la vicenda con grande attenzione: è nostra intenzione intervenire con qualsiasi iniziativa che salvaguardi il sito produttivo di Jano e i posti di lavoro.

Mi auguro che il confronto sul progetto industriale che si sta tenendo in questi giorni vada a buon fine per valorizzare le importanti dotazioni aziendali della Ceramica ex Ragno. Ci sono motivazioni profonde che spingono l’Amministrazione comunale di Scandiano a impegnarsi in un ruolo di primo piano sulla vicenda dell’azienda del gruppo Marazzi dislocata a Jano: le famiglie dei lavoratori, che vanno tutelate in ogni modo possibile, il sito produttivo di Jano – una delle poche aziende ceramiche del territorio scandianese, realtà storica del nostro territorio – che è in buono stato e “capace di futuro”, la tutela della coesione sociale e dello sviluppo economico del nostro territorio, frutto della collaborazione tra Enti Locali, imprese e sindacati, elemento qualificante che da sempre appartiene alla nostra storia ed ha contribuito a costruire un modello vincente sul piano economico e sociale. Modello che, pur con i necessari aggiornamenti, può ancora contribuire positivamente al rilancio del nostro territorio anche in un difficile momento come quello che stiamo attraversando.

C’è inoltre un obiettivo di natura economica da ritenersi prioritario, ovvero la salvaguardia del Distretto ceramico, che ha visto in questi anni il dimezzamento della produzione in mq di piastrelle e si trova a competere in una dimensione sempre più globale che vede coinvolti “giganti” come USA, Brasile, Cina e India. E’ chiaro ed evidente che non esistono processi involutivi e che la situazione mondiale è cambiata: oggi il tema prioritario è comprendere come salvaguardare know how e posti di lavoro, scelte che saranno gli esperti a indirizzare, sebbene si tratti di un dibattito al quale le istituzioni sono chiamate a partecipare e a contribuire con idee e azioni. Mi preme però sottolineare che questa difesa a denti stretti dello stabilimento di Jano e dei suoi lavoratori non ha alcuna ragione campanilistica ma si preoccupa di non impoverire il nostro territorio di competenze, strumenti e professionalità necessari a qualificarne l’importanza produttiva ed economica nel panorama nazionale e mondiale.

Vorrei infine ringraziare la Regione Emilia Romagna per l’importantissimo lavoro svolto in questi mesi e sottolineare l’impegno dell’Assessore regionale alle attività produttive Giancarlo Muzzarelli che sta proseguendo positivamente quello già espresso dal suo predecessore Duccio Campagnoli.
















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