Ancora non si spegne l’eco dell’autovelox fantasma, che tocca leggere delle peripezie di un invalido alla ricerca di come evitare di dover correre in Comune ogni volta che il citypass registra un’infrazione inesistente al suo ingresso in centro storico.
La prima domanda è: chi deve controllare che la targa non sia segnalata fra quelle aventi permesso di ingresso, e non lo fa? E poi, possibile che di fronte ad una tale evidenza si debba ricorrere al Prefetto? Il rapporto fiduciario fra cittadino e istituzione è fatto anche da relazioni semplici, nelle quali le evidenze si risolvono annullando una multa ingiusta, senza ricorsi, senza lungaggini. E soprattutto evitando di ripetere 3, 4, 5 volte lo stesso errore.
Purtroppo il timore che in questa fase difficile economicamente, e nella quale le stime degli introiti da multe, sono state eccessive, sovviene subito il dubbio che sia in atto un deciso aumento della durezza verso i cittadini per porre rimedio a quanto di errato è stato messo in bilancio. Speriamo che questa sia solo una maldicenza. Per dimostrarlo sarebbe bene risolvere in fretta il problema di questa persona.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)
