Completamente naturali, sono prodotti ecologici che rispettano la natura senza perdere di efficacia. Realizzati con tensioattivi di origine vegetale, i loro ingredienti non sono testati sugli animali, e utilizzano materie prime che non hanno alcuna componente di origine animale. Si tratta di detersivi e saponi per la pulizia del bucato a mano e in lavatrice, sgrassatori, ma anche detergenti per la casa, i piatti e i vetri: sono prodotti in Italia da 25 diverse aziende e sono oltre 120, tutti certi certificati da ICEA – l’Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale (www.icea.info) – il principale organismo di certificazione del Biologico in Italia. Un’alternativa bio per lavare nel rispetto dell’ambiente senza danneggiare la salute.
Proprio di questi prodotti, in mostra a Sana 2010 – il Salone internazionale del naturale, in corso a Bologna dal 9 al 12 settembre – si parla nell’ambito di un incontro dal titolo: “Detergenza ecologica domestica”. Sabato 11 settembre alle ore 10.00, presso la Sala Bolero di BolognaFiere, all’interno di una tavola rotonda organizzata da ICEA, si discute di detergenza ecologica domestica: è possibile pulire con sicurezza, eco sostenibilità, ingredienti biologici e valore etico? Produttori, distributori e certificatori si confrontano sulle diverse esperienze di produzione e distribuzione di detergenti ecologici e biologici presenti nel mercato italiano – soprattutto quello del settore negozi specializzati di alimentazione biologica – e sul valore della certificazione (ICEA), stimolati da un noto giornalista di settore.
A discuterne saranno Fabrizio Zago, chimico, commissario Ecolabel ed ICEA, Alessandro Spadoni, direttore bioecocosmesi e detergenza pulita ICEA, Giovanni Spinozzi, chimico, produttore bio detergenti per la ditta Pierpaoli srl, marchio Folia, Donato Vitaloni, produttore San.eco.Vit, Lorenzo Tonini, responsabile Controllo Qualità Probios srl, Biagio Calcavecchia, responsabile Assicurazione Qualità EcorNaturasì spa, Ki Group, distributore detergenti a marchio Ecover e Marco Bernardi, EcoSì, Baule Volante.
Si parlerà anche di standard e linee guida europee non ancora esistenti, di diverse esperienze e filosofie formulative, l’utilizzo sempre maggiore di ingredienti naturali e da Agricoltura Biologica, la sicurezza del consumatori, la misurazione dell’efficienza di lavaggio, lo sfuso e l’eliminazione dell’imballaggio.
Aumenta infatti l’interesse per i prodotti sfusi, i dati Ecor parlano chiaro: i detersivi ecologici certificati ICEA del più importante distributore in Italia di prodotti biologici, con il progetto “Ecoriciclo” lanciato proprio due anni fa a Sana, hanno fatto risparmiare 2600 chili di plastica, pari a 47.500 bottiglie. Sono oltre 200 i negozi che hanno aderito al progetto in tutta Italia, consentendo risparmiare l’80% di plastica e il 20% sul prezzo finale.
A Sana verrà anche presentato il programma Check ICEA per verificare la naturalità e l’impatto ambientale degli elementi che compongono i prodotti del settore detergenza: molto presto sarà disponibile, e liberamente consultabile on line sul sito di Icea (www.icea.info). Come ICEA Cosmetic Check e ICEA Check Food, il programma è costituito da un foglio di calcolo molto semplice e rigoroso al tempo stesso. Consente di riconoscere ognuna delle sostanze – in costante aggiornamento – utilizzabili dall’industria della detergenza. Quando si dà il via al processo di valutazione, il programma è in grado di classificare gli ingredienti inseriti in “buoni” e “cattivi”. I “buoni” sono quelli eco e dermocompatibili, che non contengono tensioattivi non biogradabili, non sono tossici, né producono effetti indesiderati sul corpo umano. Mentre gli altri sono quelli che, pur essendo a norma di legge, non vengono adottati dalle aziende più sensibili ai bisogni dei consumatore (petrolio, petrolati, ecc.).
