giovedì, 25 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeBolognaMetalmeccanici: Fiom Bologna, dialogo ma solo con contratto 2008





Metalmeccanici: Fiom Bologna, dialogo ma solo con contratto 2008

Dialogo, ma solo a partire dal contratto del 2008: e’ il messaggio inviato al mondo industriale bolognese dal segretario generale della Fiom del capoluogo emiliano, Bruno Papignani, che – in una fase di tensioni e scioperi spontaeni gia’ partiti nelle fabbriche, e alla vigilia dell’arrivo in citta’ lunedi’ prossimo del segretario generale nazionale Fiom Maurizio Landini e di quello della Cgil Guglielmo Epifani, che interverra’ alla Festa dell’Unita’ – lancia un segnale di distensione spiegando pero’ che, in caso contrario, la reazione sara’ la piu’ dura possibile.

“Il contratto – spiega Papignani – deve continuare a rimanere attivo, almeno in un contesto aziendale: e’ la base da cui partire per discutere, non per togliere ma per aggiungere, tenendo conto delle esigenze delle aziende e dei lavoratori.

Bologna ha gia’ sperimentato la flessibilita’ – aggiunge ancora Papignani – abbiamo un esperienza ventennale che possiamo insegnare ad altri, ma il problema resta nazionale”. Intanto nel capoluogo emiliano la Fiom Cgil e’ pronta a far partire nelle prossime settimane una ventina di vertenze in aziende di peso (come Saeco, Lamborghini, Bonfiglioli) dove e’ in scadenza proprio il contratto aziendale: tavoli che interessano 5.000 lavoratori.

La mobilitazione della Fiom e’ gia’

partita: sono circa 15.000 i lavoratori metalmeccanici bolognesi aderenti alla Fiom gia’ scesi in sciopero spontaneamente negli ultimi giorni – su un pacchetto deciso a livello centrale di 4 ore – per potestare contro la decisione di Federmeccanica di non applicare piu’ il contratto collettivo di lavoro del 2008, a cui e’ seguita la contrattazione separata del 2009 firmata solo da Cisl e Uil. La protesta, commenta il sindacato dei metalmeccanici bolognesi, ha visto coinvolte 36 aziende metalmeccaniche definite di fascia alta. Bologna, insomma, come laboratorio della flessibilita’, ma senza che vengano intaccati i diritti: gli esempi, per Papignani, non mancano. Tra questi, le 95 ore alla Ducati (contro le 64 previste dal contratto ; una flessibilita’ alla Lamborghini che ha evitato la cassa integrazione; part time verticali per i lavoratori in alcune aziende, che prevedono l’impegno solo per alcuni mesi, ma regolare assunzione; doppi e tripli turni, il lavoro al sabato sui turni, e infine anche un accordo per il lavoro di sabato e domenica all’Arcotronics, per cdonsentire all’azienda di accedere a una importante commessa. Per far partecipi non solo i lavoratori, ma anche i cittadini,alla mobilitazione, partira’ una campagna in vista della manifestazione nazionale del 16 all’insegna dello slogan “Contratto, bene comune” con tanto di sottoscrizione, che partira’ dalle fabbriche fino ad arrivare alla Festa dell’Unita’ di Bologna.

Per quanto riguarda il quadro generale delle aziende legato alla crisi, la situazione nel bolognese – commenta la Fiom – e’ in miglioramento ma vede ancora 450 aziende in cassa integrazione con 17.600 addetti (su 24.500) interessati agli ammortizzatori sociali (erano 22.000 nel periodo maggio- giugno). “Una crisi piu’ ridotta – conclude Papignani – ma rischia di provocare i massimi danni nei prossimi mesi”.
















Ultime notizie