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Donnarumma (Edili Cisl) ER: calano gli infortuni, ma ad oggi 11 morti nei cantieri

“Nonostante il calo degli infortuni, da gennaio 2010 ad oggi in Emilia Romagna gli infortuni mortali in edilizia sono stati 11 e specificatamente tutti relativi a lavoratori Italiani”. Così Ciro Donnarumma, responsabile emiliano-romagnolo degli edili Cisl (Filca), a commento dei dati Inail su gli infortuni sul lavoro registrati nello scorso anno:-13% dal 2002 al 2009.

Diminuiscono gli infortuni, ma le condizioni di sicurezza sul lavoro nei cantieri edili per il sindacalista Filca “risultano preoccupanti”. Infatti, secondo i ‘Servizi di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro e i servizi impiantistici antinfortunistici’ delle Ausl di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, nei cantieri ispezionati dell’Area vasta Emilia Nord, da gennaio ad oggi le violazioni accertate sono state 182, le sanzioni comminate pari a 850mila euro. Dei 156 verbali di contravvenzione rilasciati, il 61% riguardava imprese esecutrici di opere e il 39% altre figure responsabili dell’organizzazione e del controllo della sicurezza nei cantieri, soprattutto imprese affidatarie, coordinatori per la sicurezza e in alcuni casi anche i committenti dei lavori.

In particolare, i controlli hanno riguardato i rischi di caduta dall’alto, sprofondamento e seppellimento negli scavi, la sicurezza degli impianti elettrici e delle macchine da cantiere. Il 25% dei ponteggi presentava irregolarità di diversa natura e, nel 29% dei casi, sono state riscontrate irregolarità nelle lavorazioni sui tetti. Nel 40% dei cantieri le carenze erano tali da comportare pericoli per i lavoratori. I cantieri ispezionati sono stati 257, in cui operavano 437 imprese e 1199 addetti, di cui 297 lavoratori autonomi (25% degli addetti).

“Questi dati –osserva con preoccupazione Donnarumma- confermano l’insufficienza della strategia di contrasto agli infortuni e al lavoro sommerso attuata dagli organi preposti alla sicurezza nella nostra regione. A questa grave realtà –continua il segretario generale regionale Filca- si aggiunge l’aumento delle malattie professionali tipiche del lavoratore edile, dall’insorgere di patologie dovute all’utilizzo di determinate materie, alla ripetitività delle mansioni, dal rumore alla fatica ed allo sforzo esercitati nel lavoro dei cantieri edili”.

Infatti, dai dati dei patronati Inas Cisl dell’Emilia-Romagna, risulta che negli ultimi quattro anni le malattie professionali sono cresciute del 35%, per cui le ore perse in edilizia superano quelle per infortunio.

Da qui la proposta di Donnarumma alle associazioni datoriali ed alla Regione Emilia-Romagna di operare in accordo affinchè il lavoratore edile entri in cantiere con un certificato abilitante a fare un dato lavoro ed a farlo di qualità insieme alla certificazione di qualità per le imprese appaltatrici. Infine, per fronteggiare la destrutturazione dell’edilizia (-14% le imprese rispetto al ’09 in regione) e l’aumento dei cosiddetti ‘muratori della partita iva’ (finti autonomi, ossia aziende individuali senza dipendenti) il segretario regionale degli edili Cisl sollecita la Regione a “sperimentare nei Bandi pubblici e privati l’ attuazione della ‘patente a punti’ così da eliminare dal circuito tutte le imprese irregolari, oltre a promuovere molta formazione alle imprese ed ai lavoratori” .
















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