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Ai nastri di partenza il progetto “RAEEbilitando”

Gruppo Hera, una delle principali società multiutility in Italia, Consorzio Remedia, uno dei più importanti Sistemi Collettivi attivo nella gestione ecosostenibile dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e OPIMM Opera dell’Immacolata Onlus, hanno reso possibile il progetto “RAEEbilitando”.

Obiettivo primario del progetto è quello di promuovere, organizzare, coordinare e concorrere alla formazione di persone svantaggiate, affette da minorazioni psichiche e/o fisiche, nella prospettiva del loro inserimento socio-lavorativo, tenendo in considerazione che per le persone disabili l’attività lavorativa riveste un ruolo educativo e terapeutico.

“RAEEbilitando” consiste nella realizzazione di un laboratorio destinato all’attività di “disassemblaggio” della frazione dei RAEE non pericolosi, provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani (in particolare piccoli elettrodomestici, utensili, giocattoli, telefoni fissi e cellulari, ecc.).

I RAEE da trattare provengono principalmente dalle stazioni ecologiche e dai centri di raccolta della Provincia di Bologna gestiti da Hera, mentre l’organizzazione e il coordinamento delle attività di ritiro dei RAEE al centro di raccolta e di consegna al nuovo laboratorio gestito da OPIMM, sono svolte dal Consorzio Remedia. La sede del laboratorio, autorizzato al trattamento dei RAEE come previsto dalla normativa ambientale ed i cui locali sono stati messi a disposizione da Opera dell’Immacolata Onlus, è situata nel Quartiere San Vitale, in Via Carrozzaio 7 a Bologna.

Il ciclo lavorativo è pertanto previsto interamente nella provincia bolognese, nel pieno rispetto dei principi fondamentali sulla limitazione della circolazione dei rifiuti.

L’attività lavorativa che viene eseguita all’interno del laboratorio da persone diversamente abili (da 6 a 8 le persone coinvolte) sotto la supervisione di un educatore esperto, si concentra soprattutto nelle operazioni di smontaggio manuale dei RAEE al fine di ricavarne frazioni omogenee da avviare successivamente al recupero. Grandi sono le aspettative legate al progetto “RAEEbilitando”: Nella fase iniziale del progetto si potranno trattare circa 32 tonnellate per arrivare progressivamente alle 100 t. annue, raggiungendo oltre l’85% in peso di recupero o reimpiego di componenti, materiali e sostanze presenti nei RAEE lavorati come metalli, plastiche, vetro, carta, cartone, ecc.

È stato possibile concretizzare questo progetto anche grazie alla preziosa collaborazione di Co.Lo.Raee, operatore di servizi logistici di trasporto, che ha messo a disposizione le unità di carico necessarie a effettuare il ritiro pieno per vuoto dal Centro di raccolta e dal laboratorio gestito da OPIMM, e di TredCarpi, centro specializzato di trattamento Raee, che si è invece occupato della formazione preliminare dei lavoratori del laboratorio.

“Siamo davvero entusiasti di essere partner del progetto RAEEbilitando, un’iniziativa che si sposa perfettamente con la filosofia del nostro Consorzio, perché è in grado di unire due responsabilità sociali così importanti come la riduzione dell’impatto ambientale da parte dell’uomo e l’inserimento nel contesto socio-economico delle persone svantaggiate ma dotate di grandi motivazioni nel contribuire a risultati importanti.” – ha dichiarato Danilo Bonato, Direttore Generale del Consorzio Remedia.

Per Luigi Castagna, Presidente del Comitato per il Territorio di Bologna di Hera “Il progetto è un ulteriore esempio di come Hera intende promuove il coinvolgimento attivo dell’economia territoriale e l’alleanza con il sistema no-profit, a sostegno della solidità delle iniziative e della valorizzazione dell’impegno sociale e ambientale con le imprese del territorio. E’ anche un piccolo ma significativo esempio di come economia, ambiente e solidarietà possono coesistere a vantaggio dei soggetti coinvolti.”

Secondo Maria Grazia Volta, Direttore Generale di OPIMM “Appaiono significativi i vantaggi di un’operazione di questa portata sia per l’autorevolezza dei soggetti coinvolti, sia per la novità di una prospettiva che propone la collaborazione nel sociale tra settori pubblici e privati dell’economia, specie in tempi di ristrettezze finanziarie e di conseguente rivisitazione del tradizionale modello di Welfare. Siamo, inoltre, consapevoli di inserirci in un filone di lavori virtuosi collegati alla difesa dell’ambiente e alla crescita sostenibile”.
















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