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Reggio: Alberto Puliafito racconta la verità sul terremoto in Abruzzo

Giovedì 16 dicembre alle ore 21 incontro con la Scuola di Etica e Politica “Giacomo Ulivi” alla Gabella di Reggio Emilia. Ospite della serata sarà il giovane giornalista Alberto Puliafito che ha ispirato anche il monologo di Roberto Saviano sul terremoto in Abruzzo realizzato nella trasmissione “Vieni via con me”. Puliafito ha raccontato per parole e per immagini il dramma dell’Abruzzo, in “Protezione civile Spa” edita da Aliberti e nel documentario “Comando e Controllo”. L’incontro sarà coordinato da Eduardo Raia responsabile dei Pionieri della Croce Rossa del territorio comunale e volontario in Abruzzo.

Quando la gestione dell’emergenza si fa business? Alla domanda ci risponde Alberto Puliafito nel suo recente “Protezione Civile SPA” – Aliberti editore. Il libro-inchiesta si districa tra i nodi del terremoto dell’Aquila, ripercorrendo le tappe della “ricostruzione” di quello che è stato spacciato all’opinione pubblica per il miracolo del governo Berlusconi, di Guido Bertolaso e della Protezione Civile. Ma è tutto vero? si domanda il Puliafito. E ci risponde: non proprio.

Dalle pagine del libro, scopriamo il modello di gestione – protezione civile che controlla l’opinione, i media e soprattutto ha la possibilità di emanare leggi in caso di “emergenze”. Emergenze e grandi opere, pubblico che si incrocia a privato, tutto un mondo che non è stato mai svelato e che gli italiani si sono trovati a dover affrontare solo quando l’inchiesta sulle grandi opere della Maddalena – G8 hanno portato agli onori della cronaca quel nome da tutti prima osannato: Guido Bertolaso.

«All’Aquila non c’è una democrazia della comunicazione». Sono le prime parole che mi ha rivolto un aquilano. Hanno fatto sì che decidessi di cominciare a raccontare questa storia che descrive, per sommi capi, un meccanismo di fili rossi, amicizie, interessi, rischi per il normale vivere democratico. L’impressione è che ci sia in Italia – non solo all’Aquila – un’emergenza dell’informazione. Un’emergenza democratica. E non si vede a quale norma si possa andare in deroga, per sradicarla».

308 morti. 1600 feriti. 70.000 sfollati. È l’agghiacciante bilancio del terremoto dell’Aquila. Eppure, proprio in quel tragico 6 aprile, c’è chi guarda all’Abruzzo come un’opportunità di mercato. L’intercettazione di una telefonata tra De Vito Piscicelli, direttore tecnico dell’impresa Opere Pubbliche e Ambiente Spa, e il cognato Gagliardi suscita sdegno e preoccupazione.

Alberto Puliafito, giovane di talento giornalistico, riporta questa indagine che parte dall’Aquila e sconfina nel territorio internazionale con razionalità e ragione, portando il lettore a riflettere e a porsi delle domande. Alle quali qualcuno sulle sedie del potere dovrà prima o poi rispondere.

Alberto Puliafito (Torino, 9 dicembre 1978), ha fondato insieme a Fulvio Nebbia la casa di produzione indipendente iK Produzioni. Si occupa di inchieste sociali: dagli ex manicomi (sua la regia di Dall’altra parte del cancello, con Simone Cristicchi) ai fenomeni migratori (reportage per Un mondo a colori e Crash, RaiDue) fino alla cooperazione internazionale (Harmattan, girato in Mali; Waiting for Gaza, sulla questione palestinese). Sulle vicende dell’Aquila ha girato i due documentari Yes we camp e Comando e controllo.

Gli incontri della Scuola di Etica e Politica “Giacomo Ulivi” sono realizzati anche grazie al contributo de “I reggiani per esempio”.
















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