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Aumentano le opportunità per chi vuole sposarsi civilmente a Carpi

Sono infatti diverse le sale pubbliche messe a disposizione dal primo gennaio scorso dall’amministrazione comunale, dopo l’approvazione a fine dicembre da parte della Giunta di un Disciplinare organizzativo ad hoc che prevede nuove norme per la celebrazione dei matrimoni civili. Naturalmente rimane garantita la disponibilità di una sala istituzionale gratuita per i residenti in città e, a tal fine, è stata individuata la Sala del Consiglio comunale che, dopo la ristrutturazione del Municipio, ha assunto una connotazione ancor più prestigiosa rispetto al passato, luogo peraltro nel quale siedono i rappresentanti eletti dai carpigiani.

Con il nuovo Disciplinare sono state poi messe a disposizione dei futuri sposi spazi ricchi di storia e di suggestione del Palazzo dei Pio (e precisamente la Sala delle Vedute e il Cortile d’Onore) e sono stati confermati quelli già in uso (il Ridotto del Teatro comunale, la platea dello stesso e il Chiostro dell’antico convento di San Rocco). Con l’obiettivo di valorizzare sempre di più il patrimonio artistico di cui la città è ricca. Le tariffe per l’utilizzo dei luoghi in questione tengono conto di due criteri fondamentali: la residenza anagrafica e la giornata scelta per le nozze. Se almeno uno degli sposi è residente lo coppia gode di una tariffa agevolata rispetto a chi non abita qui, mentre per tutti (residenti e non) sposarsi il sabato pomeriggio e la domenica comporterà invece un costo maggiore. A titolo esemplificativo: il Ridotto del Comunale prevede una tariffa di 150 euro nei giorni feriali mentre il Cortile d’Onore di Palazzo dei Pio può diventare suggestivo scenario per le nozze di una coppia carpigiana pagando 500 euro (che diventano 700 il sabato pomeriggio e la domenica).

Nel 2010 sono state 100 le coppie che a Carpi per sposarsi hanno scelto il rito civile e 74 quelle che hanno scelto il rito religioso. Dall’inizio dell’anno ad oggi i matrimoni civili celebrati sono stati finora 4, di cui uno nel Ridotto del Teatro Comunale e tre nella sala del Consiglio comunale. Relativamente ai luoghi all’aperto individuati per la celebrazione dei matrimoni (Chiostro di San Rocco e Cortile d’Onore di Palazzo dei Pio) sono già state avanzate invece tre richieste fa altrettante coppie.

“Con questo Disciplinare introduciamo grandi cambiamenti, seguendo quanto già messo in atto da molti Comuni italiani, e i cui risultati valuteremo col tempo; è però importante ricordare – commenta l’assessore ai Servizi Demografici Cinzia Caruso – che le tariffe che sono state approvate vanno a coprire parzialmente i costi di gestione dei luoghi e delle sale messe a disposizione. Le prime coppie che hanno scelto di sposarsi nella Sala del Consiglio hanno peraltro apprezzato molto l’allestimento dello spazio”.
















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