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Tribunale di Modena, PD: ecco le cifre dell’emergenza

“Con il trasferimento tra marzo e giugno dello scorso anno di tre giudici del Tribunale di Modena addetti al dibattimento penale si sono ulteriormente aggravati i carichi di lavoro dei sei giudici rimasti in servizio, con il conseguente allungamento dei tempi di smaltimento delle cause e il rischio di prescrizione per numerosi processi”.

A lanciare l’allarme sono i quattro deputati modenesi del Pd – Manuela Ghizzoni, Ricardo Franco Levi, Ivano Miglioli e Giulio Santagata – che nella loro interrogazione al ministro della Giustizia Alfano delineano un quadro preoccupante del Palazzo di Giustizia modenese. Le carenze più gravi riguardano il personale amministrativo: rispetto al previsto organico di 119 unità nel 2005, si è passati a 112 nel 2007, con un’ulteriore riduzione fino a 105 unità nel 2010. Attualmente sono presenti solo 81 unità, con una riduzione, rispetto all’organico, del 23 per cento.

Tuttavia – sottolineano i parlamentari del Pd – alla progressiva carenza di personale corrisponde un costante aumento del carico di lavoro, come dimostrano i dati nel biennio 2009 e 2010. Le cause al Tribunale del Lavoro sono state rispettivamente 598 e 817 (con un incremento di quelle esaurite: da 794 a 815); le esecuzioni mobiliari presentate sommano a 2760 e 2969 (con incremento, anche in questo caso, di quelle esaurite: da 2766 a 2869); analoga sorte per quelle immobiliari che sono passate da 547 a 812 (stabile il numero di quelle esaurite), mentre le procedure di fallimento sono state 169 e 180 (quelle esaurite 192 e 215). Le nuove cause penali sono state 3030 nel 2009 e 3587 nel 2010 (con un rallentamento nello smaltimento, che passa da 3379 a 2943, per i motivi precedentemente espressi), mentre quelle in carico al GIP sono state, rispettivamente, 9480 e 12605 (in questo caso si assiste ad una forte accelerazione dell’esaurimento dei procedimenti: 13676 nel 2010 contro i 5723 del 2009).

Nonostante queste difficoltà – osservano i firmatari dell’interrogazione – i magistrati e il personale amministrativo hanno tentato in ogni modo di sopperire alle gravi carenze di risorse. Grazie al contributo delle Istituzioni territoriali e del sistema bancario locale hanno anche favorito l’introduzione di strumenti informatici per la gestione digitalizzata dei fascicoli penali in fase di indagini preliminari e per la creazione di un archivio digitale della Procura. Dispiace invece rilevare l’assenza dell’amministrazione centrale”.

I parlamentari del Pd rilanciano quindi una proposta già avanzata dai senatori Barbolini e Bastico: trasferire al Tribunale di Modena una parte significativa delle risorse economiche introitate dall’attività giudiziaria svolta in quella sede, pari a oltre un milione di euro nel 2006, da destinare al potenziamento delle dotazioni degli uffici giudiziari, all’aumento del personale e alla costruzione di nuove sedi per lo svolgimento dell’attività giudiziaria.
















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