Se le più grandi vittorie sono arrivate nella storia, dalla sottovalutazione dell’avversario, allora siamo a cavallo. E dico questo dopo aver letto l’intervento di Davide Baruffi, coordinatore provinciale del PD, sui candidati avversari nelle tornate amministrative di maggio. Mi ha definito un candidato debole, pur evocando il rischio di una “sassuolizzazione” di Pavullo.
Non intendo cantar vittoria prima del tempo, e so benissimo che partendo come sfidante al sindaco uscente, non sarà un cammino facile, però vedere quasi 600 persone al Cinema Mac Mazzieri, mi ha molto rincuorato, e mi ha confermato che c’è voglia di nuovo a Pavullo. E se questa notizia è arrivata alle orecchie del coordinatore provinciale Baruffi, probabilmente si inquadra così il suo desiderio di ridimensionare una candidatura come la mia, che avrà la debolezza dell’inesperienza politica, ma ha la forza delle idee, e di una vita fatta di voglia di fare e di costruire qualcosa.
Pavullo non ha una storia monocolore, come altri paesi della nostra provincia, e per questo può in un sussulto d’orgoglio cogliere l’opportunità del cambiamento. Dunque aldilà dei libretti propagandistici distribuiti come fossero materiali istituzionali, e delle manovre politiche per ridurre la portata dell’alleanza che mi sostiene, sono i tanti incontri con le frazioni, gli eventi elettorali affollati che mi fanno credere in questo sogno. Sempre e comunque con Pavullo nel cuore.
(Fiorella Bernardoni)
