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Omicidio Crevalcore, fermato a Medolla dai carabinieri il presunto autore

I Carabinieri della Compagnia di Carpi (MO), insieme a quelli della Stazione di Mirandola (MO) e della Compagnia di San Giovanni in Persiceto (BO) hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto il presunto responsabile dell’omicidio di Crevalcore avvenuto all’alba di ieri: Y.E.F., marocchino 25enne residente a Medolla (MO), disoccupato.

Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che i due, durante la notte tra sabato e domenica, dopo alcune scaramucce per futili motivi avvenute all’interno del locale “Kappadoss” di Caselle di Crevalcore, si siano ritrovati all’esterno dello stesso, a circa 500 metri, mentre erano a bordo delle rispettive autovetture. Fermate le auto, sarebbero scesi dai mezzi insieme ai rispettivi amici, tra cui due ragazze marocchine, e ne sarebbe scaturita una rissa che ha visto coinvolti gli uomini occupanti le due auto.

All’improvviso uno dei due ha estratto un coltello e ha colpito ripetutamente il rivale, Abdelsamade Dukali, marocchino 31enne, clandestino. Gli amici della vittima lo hanno immediatamente trasportato all’ospedale di Mirandola, ove i sanitari gli hanno riscontrato diverse ferite da taglio al cavo pleurico, all’emitorace sinistro e alla nuca. Poco dopo il ricovero l’uomo è deceduto a causa delle gravi ferite.

Senza indugio sono state avviate le indagini dai Carabinieri della Stazione di Mirandola unitamente a quelli del Nucleo Operativo della Compagnia di Carpi e della Compagnia di San Giovanni in Persiceto. Nel frattempo i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bologna si sono recati sul luogo del delitto per i rilievi e prelevare le tracce ematiche presenti a terra.

Le indagini a Mirandola si sono concentrate sull’unico elemento noto, l’automobile condotta dall’omicida, genericamente indicata come una Seat Ibiza nera, visto che i testimoni amici della vittima non erano in grado di fornire elementi più precisi. I Carabinieri della Stazione di Mirandola, grazie alla buona conoscenza del territorio e dei personaggi che vi gravitano, hanno subito ipotizzato che tra i partecipanti all’aggressione potesse esserci un marocchino residente a Medolla, che possiede proprio una Seat Ibiza nera, conosciuto per altre vicende dall’Arma locale nonostante non fosse pregiudicato.

L’intuito dei militari si è infatti rivelato vincente: dopo aver prelevato il sospettato dalla propria abitazione e condottolo in caserma a Mirandola, questi è stato riconosciuto dai testimoni presenti al fatto quale responsabile dell’accoltellamento. Sul posto era giunto nel frattempo anche il Sostituto Procuratore della Repubblica di Bologna di turno – competente per territorio in cui è avvenuto l’accoltellamento -, dott. Massimiliano Rossi, che ha assunto la direzione delle indagini e, a seguito delle risultanze investigative raccolte dai Carabinieri, ha disposto il fermo di indiziato del delitto di omicidio aggravato e porto d’arma nei confronti del giovane ritenuto il presunto responsabile.
















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