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A Fiorano passeggiata risorgimentale nei luoghi di Ciro Menotti

Le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, a Fiorano Modenese hanno dedicato un ricco capitolo all’eroe risorgimentale Ciro Menotti, ai moti del 1831 e alle vicende che lo hanno portato a Spezzano, dove hanno vissuto anche i suoi figli. Per scoprire i luoghi menottiani, mercoledì 25 maggio, alle ore 20.30, l’Assessorato alle Politiche Culturali ha organizzato una ‘passeggiata risorgimentale’, con visite guidate alla tomba Menotti, a Villa Menotti e un concerto nel parco di Villa Annoni Campori.

Il ritrovo per tutti è sul piazzale della Chiesa Parrocchiale di Spezzano alle ore 20.30, dove l’Accademia della Stravaganza e l’Associazione Librarsi racconteranno la vita di Ciro Menotti. L’arch. Vincenzo Vandelli illustra la storia della tomba del patriota per raggiungere poi, in passeggiata raggiunge con il pubblico la vicina Villa Menotti Moreali per svolgere la visita guidata, con la proiezione di immagini. Ci si trasferisce quindi nel parco di Villa Annoni Campori, passando nelle vicinanze del villino Il Paradisino, costruito e abitato da Massimiliano Menotti, figlio di Ciro.

Nella villa Campori dove soggiornava in estate, presso la figlia, il gen. Cesare Ricotti Magnani, che partecipò alle tre guerre di indipendenza e raggiunse i massimi vertici della carriera militare. Come Ministro della Guerra firmò i piani per la conquista di Roma nel 1870.

Nel parco di Villa Campori, con ingresso gratuito, la Corale Annoni Campori, diretta da Alessandra Fogliani, il Gruppo Strmentale dell’Associazione Nino Rota diretto da Adriano Taccini e Claudio Ughetti alla fisarmonica presentano ‘Risorgimento in musica’ che si apre con il ‘Concerto per fisarmonica e piccola orchestra’ scritto da Mirco Bondi. Vengono poi canti ottocenteschi (la canzone popolare ‘O Venezia’, ‘Santa Lucia’ di Cottrau, ‘Improvviso’ di De Marzi, ‘La Vergine degli Angeli’ di Verdi, ‘Va Pensiero’ di Verdi) e una serie di musiche ispirate al Risorgimento: ‘Valzer’ di Verdi tratto dal film ‘Il Gattopardo’, ‘Brindisi’ di Verdi tratto dalla ‘Traviata’, per concludere con l’Inno di Mameli.

Gli organizzatori ringraziano don Paolo Orlandi, parroco di Spezzano, la contessa Adelaide Càmpori e Casa Sana (proprietari di Villa Menotti). In caso di maltempo la manifestazione é rinviata a martedì 7 giugno. Info: Comune di Fiorano, Servizio Cultura, 0536.833412 e 833438, cultura@fiorano.it.

LA VITA DI CIRO MENOTTI. Ciro Menotti nacque nel 1798 a Migliarina di Carpi da una famiglia ricca di possedimenti, ma dedita in particolare all’industria e commercio del trucciolo. Giovane imprenditore, oltre all’impresa di famiglia, sviluppò un opificio per la filatura della seta, una distilleria e una fonderia, introducendo nel ducato l’uso della macchina vapore. Sposò la giovane e ricca vedova Francesca Moreali di Spezzano, con la quale ebbe quattro figli: Achille, Polissena, Adolfo e Massimiliano. La coppia visse a Modena nel palazzo di Corso Canalgrande e soggiornò periodicamente a Spezzano a villa Moreali, residenza estiva posta in riva al torrente Fossa. Dopo la morte di Menotti e l’iniziale esilio della famiglia, la villa fu abitata fino alla morte dalla moglie e dalla figlia Polissena ed anche i figli vi tornarono più volte. Massimiliano in particolare, che amava quei luoghi materni, costruì e abitò, a poca distanza, il villino detto il Paradisino nei pressi di Villa Annoni Campori a Spezzano.

‘IL TUO PRIMO PENSIERE SIA D’UNIRE’. Il giovane Ciro Menotti, animato da forte sentimento patriottico, aderì alla Carboneria e venne arrestato, una prima volta, in seguito alla sua presunta collaborazione ai moti del 1821. Convinto del sostegno del duca Francesco IV d’Este, nel 1831 fu il principale protagonista della fallita ‘Congiura Estense’. A lui va riconosciuto il merito di avere, tra i primi, pensato e cercato la libertà per Modena, ma sopratutto l’unità della penisola sotto una stessa bandiera. Dopo la condanna a morte per impiccagione, decisa dal duca Francesco IV e avvenuta il 26 maggio 1831 in Piazza Cittadella a Modena, la sua salma fu deposta nel cimitero cittadino e, solo nel 1868, spostata nel cimitero di Spezzano, a fianco delle mpoglie della moglie e della figlia. I resti del martire furono poi traslati, nel 1929, in una cappella funeraria nella vicina chiesa parrocchiale.

LA TOMBA DI CIRO MENOTTI A SPEZZANO. Il monumento funerario, situato nella chiesa di Spezzano, fu completato nel 1929 dagli artisti Bisetti e Lazzaretti. La cappella, in stile rinascimentale, é rivestita di marmi policromi con gli stemmi dei comuni di Carpi, Modena e Fiorano, dove Menotti nacque, visse, morì e dove riposa. Il sarcofago é sormontato da un medaglione in bronzo dello scultore Ivo Soli con l’immagine del patriota e l’epigrafe commemorativa. Una lampada votiva in ferro battuto illumina la cappella racchiusa dai cancelli con i simboli della gloria e del martirio. I resti di Menotti e famiglia riposano nel loculo sotto il pavimento. Sulla parete destra si ricordano i familiari: la moglie Francesca Moreali, i figli Polissena, Adolfo e Massimiliano, il pronipote Ciro; il primogenito, Achille, é invece sepolto a Torino.

I FIORANESI CHE HANNO CONTRIBUITO ALL’UNITA’ D’ITALIA. Poiché qui avevano villini e possedimenti, a Spezzano e a Fiorano risiedevano per lunghi periodi dell’anno nobili e borghesi modenesi che furono protagonisti del Risorgimento e dell’Italia unitaria, animando la tranquilla vita agreste dei borghi con il dibattito culturale e politico che infiammava la penisola. Furono a fianco di Ciro Menotti nel suo tentativo di colpo di stato l’amico Giuseppe Castelli e Francesco Ferrari Carazzoli; proseguirono la lotta per l’Italia, pagando con il carcere o l’esilio le loro idee, la vedova di Ciro, Francesca Moreali, i figli Achille, Adolfo, Polissena e Massimiliano Menotti, il pittore Adeodato Malatesta, il dottore in legge Giuseppe Malmusi. Il marchese Camillo Fontanelli fu eletto nel Parlamento Italiano, come Massimiliano Menotti, e il ministro della guerra Cesare Ricotti Magnani soggiornava a Spezzano ospite della figlia, sposata Campori.
















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