Il Cardinale Camillo Ruini, in una recente prolusione svolta a Reggio Emilia, parlando del contributo dei cattolici reggiani e italiani all’Unità d’Italia, ha evidenziato: “Oggi l’Italia ha troppo pochi bambini, ragazzi e giovani, mentre è diventata terra di forte immigrazione. Se non si porrà rimedio alla crisi della natalità, risalendo a livelli di fecondità che riportino il paese verso l’equilibrio demografico, l’Italia, già nel medio periodo, non potrà far fronte efficacemente ad alcuna delle grandi sfide che stanno davanti a lei. L’immigrazione può alleggerire queste difficoltà, ma non è in grado di rappresentarne una vera soluzione”.
Un’osservazione questa, che mi sembra particolarmente importante, specie in un contesto, come quello reggiano, da decenni caratterizzato da un multiculturalismo imperante e da un terzomondismo eretto a feticcio culturale.
Condivisibile mi sembra anche l’opinione del Cardinale Ruini circa le soluzioni per rilanciare le nascite: la prima si sostanzia in una serie organica di provvedimenti rivolti ad eliminare le difficoltà sociali ed economiche che ostacolano la realizzazione dell’obiettivo di avere i figli che si vorrebbero; la seconda si propone di cambiare la mentalità, i sentimenti, i vissuti personali e familiari, la cultura sociale, che influiscono sui comportamenti demografici.
Complimenti dunque al Cardinale Ruini che da molto tempo, con l’autorevolezza dei suoi ragionamenti, anche in campo culturale, contribuisce a sostenere i cattolici e a diradare quella nebbia che troppo spesso ha portato allo smarrimento, lungo strade tortuose e del tutto estranee alla Dottrina sociale della Chiesa.
(Fabio Filippi)
