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Altro trimestre positivo per l’economia regionale. Crescita contenuta per il distretto sassolese

Il primo trimestre 2011 chiude con la quarta variazione tendenziale positiva delle esportazioni dei distretti industriali dell’Emilia Romagna (+13,3%), in accelerazione rispetto agli ultimi tre mesi del 2010 (+9,5%). Hanno chiuso in territorio positivo quasi tutti i distretti della regione, ad eccezione della food machinery di Parma (-1,6%) e della maglieria e abbigliamento di Carpi (-0,8%). E’ quanto emerge dall’aggiornamento trimestrale del monitor dei distretti industriali dell’Emilia Romagna, elaborato dal Servizio Studi di Intesa SanPaolo per Carisbo e Cariromagna, aggiornato al 31 marzo 2011. A sostenere l’export regionale hanno contribuito soprattutto i nuovi mercati, verso i quali le esportazioni sono cresciute sensibilmente (+27%). Trainante la Cina, dove le vendite distrettuali sono aumentate dell’80% circa rispetto ai primi tre mesi del 2010, dopo la buona performance già osservata nel 2009. Bene anche la Russia (+18%), al quinto posto nel ranking dei mercati di destinazione dei prodotti della regione. Tra le altre economie emergenti spiccano Turchia (+81%), Hong Kong (+26%), Messico (+55,4%) e Brasile (+114,3%). Spicca inoltre il balzo delle esportazioni verso la Corea del Sud, il cui andamento e’ ascrivibile al boom di vendite del distretto delle macchine da imballaggio di Bologna.

Hanno confermato i segnali di ripresa, già emersi a fine 2010, anche le esportazioni verso i mercati maturi, principali mete dei prodotti italiani, anche se su ritmi decisamente meno dinamici (+7,3%) rispetto a quanto visto sui nuovi mercati. Pesano le difficoltà incontrate in Grecia (-24,7%) e il ritmo di crescita contenuto registrato in Spagna (1,6%) e Regno Unito (4,9%). Performance migliori sono state osservate invece in Francia (+11,8%), Germania (+10,8%) e Stati Uniti (+14,9%).

A livello di singoli distretti spicca la brillante performance del distretto delle macchine per l’imballaggio di Bologna, il secondo della regione per volumi esportati, che ha chiuso il primo trimestre con un +29,4%, in accelerazione rispetto al trimestre precedente.

Contribuisce a questo buon risultato il boom di vendite verso il mercato cinese, che si è confermato prima meta commerciale dell’export distrettuale. Si tratta inoltre dell’unico distretto all’interno del settore della meccanica regionale ad aver pienamente recuperato le perdite subite durante la crisi.

Il distretto delle piastrelle di Sassuolo, primo della regione per volumi scambiati, registra una crescita ancora contenuta (+6,4%). Segnali positivi anche dalle macchine per l’industria ceramica di Modena e Reggio Emilia, che secondo i dati dell’associazione di categoria, ACIMAC, ha mostrato un brillante avvio di 2011 (+23,1%). Nel primo trimestre mostra un incremento a due cifre anche il sistema distrettuale dei ciclomotori di Bologna (+61,6%), delle macchine utensili di Piacenza (+53,5%), le macchine per il legno di Rimini (+31,8%), delle macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (+19,1%) Nel sistema moda ancora in positivo le calzature (sia Fusignano-Bagnacavallo +41,3% che San Mauro Pascoli +12,1%) e l’abbigliamento di Rimini (+3%), mentre nel sistema casa i mobili imbottiti di Forli’ crescono del 9,2%. Tutti col segno più anche i distretti dell’alimentare: il lattiero-caseario Parmense (+21,5%) e di Reggio Emilia (+12%), l’ortofrutta romagnola (+11,8%), i salumi di Reggio Emilia (+11%) di Parma (+8,6%) e del modenese (+6,3%) e l’alimentare di Parma (+1,5%).

Segnali positivi emergono anche dal settore high-tech che, grazie al contributo dell’ICT di Bologna e Modena (+26,2%), ha mostrato un andamento migliore rispetto ai poli tecnologici a livello nazionale. Rimane in difficoltà però il biomedicale di Mirandola (-3,4%). Nel complesso emerge un quadro in progressivo miglioramento, ma caratterizzato ancora da alcuni elementi di criticità. Nonostante i segnali positivi osservati in questo avvio 2011, che confermano il trend di ripresa gia’ registrato nel 2010, restano infatti ancora lontani i livelli pre-crisi per molti distretti della regione. La dispersione dei risultati resta però elevata; si passa da un ritardo sui livelli del 2008 superiore al 35% per le macchine agricole di Modena e Reggio Emilia a un +31,3% per il lattiero-caseario Parmense.

I miglioramenti registrati nelle esportazioni del sistema distrettuale dell’Emilia Romagna iniziano ad avere effetti positivi anche sul piano occupazionale: si è osservato un netto ridimensionamento delle ore di cassa integrazione guadagni autorizzato. Restano comunque storicamente elevati i livelli, a conferma delle criticita’ ancora presenti sul mercato del lavoro. In maggiore difficoltà il distretto di Sassuolo e le macchiane agricole di Modena e Reggio Emilia.
















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