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FestaReggio: conferenza Donne Democratiche per il referendum

Ha preso il via nei giorni scorsi la raccolta di firme per il Referendum popolare contro la vergognosa legge elettorale oggi in vigore, voluta dal centrodestra (il cosiddetto “Porcellum”). Con questa legge è impossibile per i cittadini eleggere direttamente i propri rappresentanti al Parlamento e si rende molto più difficile mantenere un radicamento territoriale e un rapporto tra eletti ed elettori. Una selezione della classe dirigente fatta in questo modo porta a un Parlamento fatto di parlamentari ‘nominati’, distaccato dalla gente e innesca, inoltre, come già si è avuto modo di riscontrare, sospetti gravi di ‘non indipendenza’ dei Parlamentari nelle loro iniziative e azioni rispetto a chi li ha nominati. Tra i principali punti controversi vi sono il regime di liste bloccate con cui i partiti si presentano alle elezioni e l’assegnazione di un premio di maggioranza molto cospicuo alla coalizione vincente.

La raccolta firme, che si concluderà il 25 settembre, dovrà far pervenire entro il 30 settembre in Corte Costituzionale le 500.000 firme necessarie per poter andare al Referendum la prossima primavera. Il tempo a disposizione è quindi assai poco, le firme sono tante e serve un’operatività immediata.

L’abrogazione farebbe tornare in vigore la legge precedente (il cosiddetto “Mattarellum”), che prevede deputati e senatori eletti in collegi uninominali con un meccanismo di preferenze e un riequilibrio di natura proporzionale; sicuramente una legge con un impianto legislativo molto più democratico dell’attuale, quindi migliore.

Il PD ha presentato in Parlamento una riforma elettorale compiuta, di grande valore democratico. L’iniziativa referendaria, in questo frangente, serve da stimolo, anzi, può costituire un’’arma’ a disposizione dell’attuale Parlamento per cambiare la legge elettorale; inoltre, nel caso in cui la riforma presentata dal PD non fosse possibile a causa della grave irresponsabilità politica della maggioranza di centrodestra, sarebbero gli stessi cittadini, con il Referendum, a eliminare la più vergognosa legge elettorale della storia della nostra Repubblica. Questo sarebbe un primo importante passo verso la ‘normalizzazione’ della politica in Italia.

E’ quindi realistico e doveroso sostenere questa iniziativa, che rappresenta la molla principale per il cambiamento dell’attuale sistema e che può portare a modificare il sistema elettorale, per ridare stabilità e forza alla nostra democrazia.

Il Comitato promotore del Referendum, nel quale sono impegnati anche dirigenti del PD (uomini e donne), ha una rappresentanza trasversale delle varie forze politiche del centrosinistra e di diverse associazioni, espressioni della società civile.

Per questi motivi la Conferenza Permanente delle Donne Democratiche di Reggio Emilia aderisce alla raccolta firme a favore della soppressione della legge elettorale vigente, invita a firmare in massa a sostegno del referendum e sollecita tutte le donne a mobilitarsi, promuovendo e supportando l’iniziativa.

E’ possibile firmare a FestaReggio, presso la Tenda Tricolore e presso il Comune di Reggio Emilia.

(Conferenza Permanente delle Donne Democratiche di Reggio Emila)
















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