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Due interrogazioni di Defranceschi (Mov5stelle) sull’ampliamento della discarica a Gaggio Montano

La società CO.SE.A. avrebbe richiesto un ampliamento complessivo della discarica di Cà dei Ladri, a Gaggio Montano (BO), pari a 380.000 tonnellate, basando il progetto sul presupposto che entro il 2017 vengano importate almeno 100.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani di provenienza extraregionale.

Ne dà notizia il consigliere regionale Andrea Defranceschi (Mov5stelle) in un’interrogazione, in cui ricorda che, a valle della discarica, sono ubicate la strada Vecchia Porrettana, quella nuova in costruzione e il fiume Reno, per cui non sarebbe secondario il rischio di un futuro dissesto delle infrastrutture o di inquinamento del corso d’acqua, con “notevoli” ripercussioni ambientali e economiche.

Una lettura integrata del PTPR (Piano territoriale paesistico regionale), del PPGR e del PTCP (Piano territoriale di coordinamento provinciale) provinciale e del PSC (Piano strutturale comunale) di Giaggio Montano – scrive Defranceschi – indicherebbe inoltre che la discarica in quel luogo non potrebbe essere ampliata.

Il consigliere domanda quindi alla Giunta regionale di conoscere l’interpretazione della normativa coerente con gli intenti di salvaguardia dai rischi di frane e di dissesti idrogeologico dell’area e vuole sapere se l’esecutivo regionale non ritenga opportuno negare l’autorizzazione alla costruzione della discarica in un’area soggetta a frane, ai sensi dei poteri che la normativa vigente conferisce alla Regione.

Defranceschi ha presentato anche una seconda interrogazione sullo stesso progetto di ampliamento della discarica di Ca’ dei Ladri, che sarebbe tutt’ora al vaglio della Provincia per la procedura di VIA.

Gli interrogativi del consigliere riguardano, in questo caso, il conferimento di rifiuti non pericolosi da altre regioni, in questo caso da Comuni della Toscana, possibilità previste da specifici accordi interregionali.

Nella relazione di Piano del PPGR della Provincia di Bologna, – cita fra l’altro il consigliere – si legge che “l’unico accordo interprovinciale vigente è quello relativo a 60.000 tonnellate di rifiuti provenienti dalla provincia di Ferrara per gli anni dal 2006 al 2008”, ma si legge anche che “un secondo flusso di RUR (Rifiuto urbano residuo) di provenienza extra provinciale è quello derivante dalle raccolte effettuate nella provincia di Pistoia, nell’ambito dei Comuni gestiti da CO.SE.A Ambiente SpA”.

Secondo un accordo stipulato con la Provincia di Pistoia nel 1997, quindi, questi Comuni avrebbero conferito, fino al 2010, i propri rifiuti nella discarica di Gaggio Montano, mentre per gli anni successivi non sarebbe stata prevista la stipula di altri “specifici accordi”, ma, “a titolo cautelativo lo scenario di piano” prenderebbe in considerazione “un flusso in ingresso dall’area pistoiese per gli anni dal 2011 al 2017”, pari al valore previsto per il 2010 di 16.625 tonnellate all’anno.

Al momento, tuttavia, – scrive Defranceschi – il nuovo conferimento di rifiuti dalla Toscana sembrerebbe al limite degli accordi e delle normative vigenti.

Di qui, la richiesta di conoscere se siano stati stipulati di recente o siano vigenti, tra gli enti interessati, tra cui la Regione Emilia-Romagna, accordi interprovinciali o interregionali che prevedano lo smaltimento di rifiuti provenienti dalla Toscana nella discarica di Cà dei Ladri.

Il consigliere chiede infine che vengano resi noti i flussi di smaltimento per il 2011 e per gli anni precedenti, suddivisi per tipologia e provenienza, inclusi i flussi da fuori regione con la relativa notifica delle autorizzazioni.
















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