Tutti i cittadini reggiani sono costretti a versare un obolo a favore del Cervi: la cifra incamerata ogni anno dall’Istituto supera i 350.000 Euro. La Regione Emilia Romagna ad esempio, versa all’Istituto un contributo annuo di 60.000 Euro, oltre ad altri finanziamenti collegati a singoli progetti. La Provincia di Reggio Emilia eroga un contributo annuale di 8.676 Euro, al quale si aggiunge, sempre annualmente, un versamento di 36.152 Euro, ridotto a 32.000 Euro nel 2010.
Il Comune di Reggio Emilia stanzia annualmente all’Istituto 8.676 Euro, a cui si aggiunge un versamento, anch’esso annuale, di 17.000 Euro. Nel biennio 2009-2010 il Comune di Reggio ha inoltre versato un contributo straordinario di 20.000 Euro. A questi tributi di Regione, Provincia e Comune di Reggio, si sommano quelli dei restanti Comuni. E poi le varie Anpi, Anci, Arci, la Cgil, la Cia, la Lega delle Cooperative, La Coop Consumatori Nord Est, l’Unieco, l’Istoreco, Coopsette e la Camera del Lavoro Anche il Ministero ai Beni Culturali foraggia l’Istituto con 60.000 Euro annui. La somma totale raggiunge i 350.000 Euro all’anno.
In un periodo in cui le amministrazioni pubbliche lamentano le scarse entrate, l’Istituto Cervi riceve un mare di contributi pubblici, nonostante le sue posizioni politiche marcatamente di parte, o forse proprio per questo motivo.
A Gattatico il 7 Gennaio scorso, in occasione della visita del Presidente della Repubblica, due esponenti di primo piano del Pd, mi hanno allontanato dall’Istituto, per loro non ero degno di mettere piede nel ‘sacro suolo’ dei Museo Cervi, credo per le tante battaglie portate avanti dal sottoscritto a difesa della verità storica nel reggiano. Questi, evidentemente, sono i metodi del Pd e dei suoi vertici…
(Fabio Filippi)
