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Macchine per ceramica: buono l’andamento 2011. Forti incertezze sul 2012

Secondo i primi pre-consuntivi del Centro Studi Acimac, l’anno in corso dovrebbe chiudersi con un giro d’affari in deciso recupero sul 2010. Il rallentamento della crescita mondiale raffredda le previsioni sul 2012. I costruttori italiani prevedono il mantenimento dei livelli raggiunti quest’anno.

Il settore dei costruttori italiani di macchine e attrezzature per ceramica si appresta a chiudere positivamente l’anno in corso. Il giro d’affari del settore, nonostante il rallentamento in corso in questi ultimi mesi, dovrebbe infatti registrare un incremento attorno al 20% sul 2010, assestandosi sui 1.700 milioni di euro; un valore prossimo ai livelli pre-crisi.

A trainare la crescita, le esportazioni che generano oltre l’85% del fatturato totale, mentre resta altalenante l’andamento del mercato domestico.

Desta però preoccupazione tra gli imprenditori del settore, il rallentamento della crescita registrato in questi ultimi mesi del 2011.

“Il ridimensionamento degli ordinativi nell’ultimo trimestre di quest’anno, unito al rallentamento generalizzato dell’economia mondiale – commenta il Presidente di Acimac Pietro Cassani – ci impone delle previsioni molto caute per il prossimo anno”.

“Anche le grandi manifatture mondiali, prima fra tutte la Cina – prosegue Cassani – stanno riducendo i loro tassi di crescita. Ciò non può che destare preoccupazione in un settore come il nostro caratterizzato da una elevatissima propensione esportativa”.

“Restiamo inoltre fortemente preoccupati e attoniti per il perdurare dello stallo della situazione dell’ex-ICE. Le attività promozionali che organizzeremo il prossimo anno, infatti, saranno ridotte al minimo perché auto-finanziate interamente dalle nostre aziende”.

“Ci auguriamo pertanto – conclude Cassani – che il nuovo governo guidato dal Prof. Monti possa presto ridefinire gli assetti e assicurare stanziamenti e supporto adeguato alle aziende italiane impegnate sui mercati internazionali attraverso la creazione di un ente dotato di adeguate coperture finanziarie, risorse professionali e autonomia decisionale”.
















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