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Carpi: nuove attrezzature per l’esecuzione della risonanza magnetica in sedazione

Più sicurezza e qualità per i bambini e, più in generale, per i pazienti in condizioni critiche che devono sottoporsi alla Risonanza magnetica. Grazie al prezioso contributo di Amo (Associazione Malati Oncologici) Carpi, che ha raccolto la somma necessaria per l’acquisto, l’Ospedale Ramazzini dispone di una serie di attrezzature all’avanguardia che potenziano qualità e capacità diagnostica, in particolare nell’area della gestione dei pazienti critici.

Le attrezzature sono state presentate il 18 febbraio nella sede della Radioterapia del Ramazzini. Sono intervenuti, tra gli altri il presidente di AMO Carpi Fabrizio Artioli, il Direttore del presidio ospedaliero, Giorgio Lenzotti e il Direttore dell’Unità operativa di Radiologia dell’Ospedale di Carpi Vincenzo Spina.

“I nostri professionisti – sostiene il direttore del presidio ospedaliero, Giorgio Lenzotti – possono ora contare su nuove attrezzature all’avanguardia. Un risultato di grande importanza per l’Ospedale Ramazzini, raggiunto grazie al determinante impegno del volontariato, e in particolare di AMO Carpi. Ancora una volta la generosità ha permesso di migliorare e integrare i mezzi a disposizione dell’Ospedale, assicurando così una risposta più adeguata rispetto alle aspettative della comunità”.

“Donare un’apparecchiatura che consente di eseguire la Risonanza Magnetica sui pazienti in sedazione, ovvero per la maggior parte dei casi su bambini – sottolinea Fabrizio Artioli, presidente di AMO Carpi – significa prima di tutto migliorare la sicurezza dell’esame stesso e salvaguardare la salute dei pazienti, specie dei più piccoli. Un obiettivo irrinunciabile, che ha messo in moto una catena di solidarietà incredibile, una ‘molla’ che ha mosso centinaia di persone. Consegnare questa attrezzatura all’Ospedale rende un servizio a tutta la città di Carpi e rappresenta un investimento sul futuro”.

Le opinioni degli specialisti

Il parere del radiologo

“Ad essere coinvolti nell’utilizzo dei nuovi strumenti di monitoraggio sono soprattutto gli anestesisti. Ma visto che tali apparecchiature – spiega il dottor Vincenzo Spina, responsabile di Radiologia – sono affiancate a strumenti di diagnosi dotati di magnete (in questo caso la Risonanza Magnetica) è importante ricordare che sono completamente a-magnetici. Va inoltre sottolineato che l’impiego di questo nuovo sistema di sedazione è importante anche in considerazione dei tempi stessi dell’esame, che dura in media 20-30 minuti, molto di più di una TC, e richiede al paziente, per una corretta riuscita dell’esame, di stare immobile per tutto il tempo.

Il punto di vista dell’anestesista

“Questo strumento serve a effettuare le Risonanze Magnetiche in sedazione – spiega Elisabetta Bertellini, direttore dell’Unità Operativa di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva – ovvero con il paziente addormentato, e risponde prima di tutto ad un’esigenza pratica assai diffusa: riuscire ad eseguire correttamente l’esame sui bambini. Sono infatti loro i soggetti che più spesso necessitano di essere sedati per affrontare l’esame. Il nuovo apparato tecnologico, però, non permetterà solo una sedazione più efficace ma anche il controllo dei parametri vitali del paziente a distanza. Sono quindi due i risultati che si ottengono: maggior sicurezza negli esami ma anche la possibilità di somministrare senza interruzione, anche durante la Risonanza, i farmaci necessari alla sedazione, grazie al sistema dell’infusione continua”.

L’opinione del pediatra

“Le apparecchiature donate all’Ospedale da AMO saranno usate al 95% da pazienti pediatrici. La grande novità – ragiona Adriana Borghi, responsabile del reparto di Pediatria – è rappresentata dal fatto che si potrà continuare la somministrazione dei farmaci anche quando il paziente è già all’interno della Risonanza, ovviando ai casi – davvero poco piacevoli – di risveglio durante l’esame. Per i pediatri, inoltre, diventerà meno impegnativa, e probabilmente anche più rapida, la ‘pre-anastesia’ perché la sedazione in Risonanza sarà più intensa. Un risultato importante, basti pensare che normalmente i pediatri per pre-sedare un bambino ci mettono circa mezz’ora”.

Le considerazioni della neuroradiologa

“Anche negli adulti – sostiene Federica Tavani, Responsabile della Struttura semplice all’interno del reparto di Neuroradiologia – si otterrà maggiore sicurezza nel fare gli esami. Le nuove apparecchiature, a nostro parere, potrebbero consentire di effettuare più esami a settimana, diminuendo così le liste d’attesa. Un risultato importante, quindi, sia per l’attenzione posta sui bambini sia per l’implementazione del servizio offerto all’intera comunità”.

Le nuove attrezzature per l’esecuzione della risonanza magnetica in sedazione

Le attrezzature donate dall’Associazione malati oncologici di Carpi, che hanno un valore complessivo di 60mila euro, sono di estrema utilità perché consentono il controllo dei parametri fisiologici vitali in un ambiente che ha un alto campo magnetico, dove le normali apparecchiature non funzionano. Possono essere cosi monitorati i parametri vitali dei pazienti, nella maggior parte dei casi bambini, che devono sottoporsi alla risonanza in sedazione (la narcosi si rende necessaria visto che l’esame si deve effettuare con un’immobilità di parecchi minuti, insostenibile soprattutto per i piccoli pazienti). Il sistema è composto da un terminale collocato nella sala magnete della risonanza e una stazione di visualizzazione nella consolle, con la quale i professionisti osservano continuamente lo stato del paziente.

Fa parte della donazione anche un sistema di infusione per i pazienti che necessitano di farmaci prima, durante e subito dopo la risonanza. Sono stati infine donati tre monitor per visualizzazione di parametri fisiologici da utilizzare nei reparti di degenza dell’Ospedale di Carpi.

 
















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