“Depositeremo 61 cause in 20 tribunali italiani in cui chiediamo ai giudici di verificare il comportamento antisindacale della Fiat, non avendo la Fiat ne’ riconosciuto i nostri rappresentanti sindacali, ne’ avendo permesso assemblee o permessi”. Lo annuncia il segretario nazionale Fiom, Giorgio Airaudo. “Pensiamo che la Fiat stia interpretando in modo restrittivo l’articolo 19 dello statuto dei lavoratori – afferma Airaudo – in quanto la societa’ considera che solo i firmatari del proprio contratto siano legittimati a fare i rappresentanti sindacali”.
Per questo la Fiom ha deciso di avviare 61 cause su tutto il territorio italiano, cosi’ distribuite: 28 in Piemonte, 6 in Emilia Romagna, 5 in Lombardia, 3 rispettivamente in Basilicata, Puglia, Lazio, Abruzzo e Campania, 2 in Friuli, Trentino e Veneto e una in Molise. “Faremo per prima cosa la causa rapida – ha comunicato il segretario – cioe’ la procedura d’urgenza prevista dall’articolo 28. Entro un mese avremo le sentenze di queste 61 cause e ci stiamo attrezzando per arrivare fino alla Corte Costituzionale”.
Un’altra denuncia specifica che la Fiom sporgera’, poi, e’ quella relativa ai rappresentanti della sicurezza (Rls) che “sono stati sostituiti d’ufficio sebbene fossero stati eletti da tutti i lavoratori”. Infine Airaudo fa sapere di una lettera che le lavoratrici hanno scritto al ministro Elsa Fornero riguardo alla legge sull’efficacia del pagamento del premio. “Tuttavia la nostra prima preoccupazione, ora, e’ avere una risposta per i nostri delegati” conclude Airaudo.
