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Dal Sindaco di Sassuolo un appello al Ministero per la liberazione degli 8 tecnici italiani in ostaggio a Suez

“Siamo seriamente preoccupati per la sorte degli otto tecnici ceramici italiani in ostaggio a Suez e chiediamo al Ministero degli Esteri di fare in fretta tutto il possibile affinché possano fare rientro a casa”. Il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli lancia in questo modo un appello ufficiale al Ministero degli esteri per la liberazione degli otto “consulenti tecnici” italiani presi in ostaggio a Suez dai dipendenti della Ain Sokhna Cleopatra Ceramics.

“Non ci è ancora dato sapere – prosegue il Sindaco – se tra quei tecnici ci siano nostri concittadini, anche se la cosa mi pare alquanto probabile poiché è risaputo in tutto il mondo che i nostri tecnici in campo ceramico siano tra i più esperti, competenti e preparati.

Ormai siamo abituati, nostro malgrado, ad assistere a rivendicazioni cruente e clamorose; è la prima volta però che assistiamo ad un sindacato operaio che, nel rivendicare i propri diritti, sequestra un gruppo di tecnici in trasferta in quell’industria proprio per aiutarla nella crescita, nello sviluppo e nel fatturato.

Da quanto apprendiamo – conclude il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli – gli otto italiani stanno bene, pare siano stati visitati da responsabili dell’Ambasciata locale, e non correrebbero alcun pericolo; auspichiamo, però, che possano essere liberati al più presto per fare ritorno alle proprie case ed alle proprie famiglie”.
















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