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Il Comune di Modena dice no alla strage di cani in Ucraina

“Dopo la sollecitazione della consigliera Rossi abbiamo inviato una lettera al questore, richiedendo di concedere l’esposizione dello striscione recante la scritta “Il calcio fermi la strage dei randagi in Ucraina” in una delle prossime partite che si terranno allo Stadio Braglia. Ne rimangono purtroppo solo due, ma solleciterò la risposta in modo da riuscire ad esporre il manifesto entro la fine del campionato”. E’ la risposta che l’assessore allo sport Antonino Marino ha dato nella seduta del Consiglio comunale di oggi, lunedì 14 maggio, all’interrogazione della consigliera dell’Idv Eugenia Rossi sulla strage dei randagi in Ucraina.

 

Nel dettaglio, Rossi ha chiesto alla Giunta come intende intervenire per sanare con urgenza “una situazione barbara, incivile, indegna di Modena e anomala rispetto al Paese stesso”, cioè la campagna di massacro a tappeto dei cani e gatti randagi, perpetrato sia dalle legittime autorità che dai privati in vista dei campionati di calcio Euro 2012 in Ucraina. In particolare, la consigliera ha chiesto se l’Amministrazione intenda indicare una partita di calcio allo stadio Braglia per far esporre lo striscione recante la scritta “Il calcio fermi la strage di randagi in Ucraina”, della campagna di sensibilizzazione tra calciatori e tifosi italiani di calcio promossa dalla Lav. Lo stesso manifesto è stato esposto da alcuni cittadini in Consiglio comunale durante la discussione dell’interrogazione. Secondo la consigliera bisogna “rimediare a un accaduto a dir poco disdicevole, che getta vergogna su tutta la città e sul suo mondo sportivo”. Il riferimento è al divieto espresso dal questore di Modena di esporre il manifesto in occasione della partita Modena-Sassuolo, “in difformità con il comportamento di altre Questure italiane e senza risposta scritta e motivata alla Lav”, ha affermato Rossi nell’interrogazione. La consigliera ha quindi chiesto all’Amministrazione di attivarsi con tutte le autorità competenti “per rimuovere gli ostacoli che hanno precedentemente impedito l’esposizione”.

 

L’assessore Marino ha espresso accordo “con la finalità dell’interrogazione. Siamo a conoscenza della campagna avviata da alcune associazioni in difesa dei randagi in Ucraina, che ha raggiunto addirittura il Parlamento Europeo, e delle azioni di sensibilizzazione verso tale questione che hanno interessato stadi e piazze di tutta Europa. Chi ha promosso questa campagna – ha aggiunto – vuole che i Paesi si assumano la responsabilità della gestione della questione randagi”. Per Marino “è necessario che in Ucraina venga accelerata la fase di riconoscimento dei diritti di tutti. Mi auguro che la grande attenzione che il Paese avrà nei prossimi mesi – ha aggiunto – sia l’occasione che porti l’Ucraina ad adeguarsi alle normative europee”. L’assessore ha infine consigliato a Eugenia Rossi di inviare una lettera di sollecitazione anche alla società Modena calcio, così da far arrivare la richiesta alla Questura da più parti.

 

Nella replica, la consigliera ha ringraziato l’assessore Marino “per la capacità di intervenire che ha dimostrato. Considero un fatto grave questo divieto e faccio un appello al Questore affinché riveda la sua posizione: credo non solo che lo striscione fosse innocente, ma che avrebbe potuto dare anche un’impronta a dimostrazione dell’impostazione etica della società”. La consigliera ha infine annunciato la propria volontà di chiedere in tempi utili al Consiglio comunale di firmare un ordine del giorno bipartisan sul tema della difesa degli animali.

 
















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