Si terrà domani sera ai Chiostri di San Pietro l’ultimo appuntamento con Saga. Il canto dei Canti, opera equestre di e con Giovanni Lindo Ferretti che racconta l’antico sodalizio tra uomini e cavalli, che fu protagonista delle terre dell’Appennino reggiano fin dalle epoche più remote.
Dopo il buon successo di pubblico della serata d’esordio e la replica di sabato, l’opera – proposta da Comune di Reggio Emilia, Corte transumante di Nasseta e Ater – Associazione teatrale Emilia-Romagna – andrà in scena ancora domenica alle 20 nel chiostro grande dell’antico complesso benedettino di San Pietro (via Emilia San Pietro 44/C). Lo spettacolo sarà anticipato alle ore 12.15 da un mattinale che proporrà alcuni brani e scene dello spettacolo serale (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti).
L’opera propone una storia epica in due atti – “ciò che fu” e “scampati” – per voce, musica e visioni equestri, dell’Appennino e dei suoi abitanti – uomini e cavalli appunto – dai tempi degli etruschi al regno di Matilde di Canossa pensata e scritta da Giovanni Lindo Ferretti, con la Corte transumante di Nasseta, libera compagnia di uomini, cavalli e montagne che la interpreta su musiche di Lorenzo Esposito Fornasari.
I biglietti sono disponibili presso gli stessi chiostri di San Pietro a Reggio Emilia (via Emilia San Pietro 44/C, stessa biglietteria di Fotografia Europea). La ricezione del chiostro è di massimo 300 posti a serata. Apertura del chiostro dalle ore 19.
Indirizzi e biglietti:
– Biglietteria presso i Chiostri di San Pietro (biglietteria di Fotografia Europea); sabato 26 dalle 10 alle 23; domenica 27 dalle 10 alle 19.
– Biglietti: 12 euro; 8 euro ridotti (bambini fino a 12 anni).
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La Corte transumante di Nasseta è una libera associazione tra uomini cavalli e montagne nata al Cerreto e residente a Collagna, nell’alta valle del Secchia, l’antica valle Orbana. Alleva, doma e addestra cavalli maremmani, i cavalli italiani da lavoro per eccellenza. Il maremmano non è tuttavia solo il cavallo italiano più famoso nel mondo, ma è protagonista dell’unica tradizione equestre che ha retto e attraversato la modernità nel nostro paese e che è riconoscibile ovunque grazie alla sua caratteristica bardatura. Questo cavallo, di cui sopravvivono oggi diversi esemplari indigeni, nati e cresciuti tra il monte Cusna e il Casarola, è oggi testimone di ciò che siamo stati e della storia di quello che fu un crinale cavalcante dall’epoca dei Celti e poi dei Romani, teatro del peregrinare di Maria Maddalena, delle guerre Goto-Bizantine, tra corti Longobarde e abbazie Benedettine, e lungo i valichi dei Santi: da San Colombano Abate, in Bobbio, a San Pellegrino Eremita d’Alpe.
Gli uomini e cavalli interpreti di Saga. Il canto dei Canti sono:
Elegante, Scricciolo, Socrate, Tancredi, Ugolino, Verbena, Assenzio ed Assolo, cavalli maremmani; Enea, cavallo d’Appennino
Ferretti Lindo Giovanni, signore delle parole
Marcello Ugoletti, signore dei cavalli
Cinzia Pellegri, signora della Corte
Omar Natali, cavaliere della corte
con la straordinaria partecipazione di: Topolino tiro pesante rapido, Fanfara, cavallo tolfetano e il loro signore Roberto Concezzi.
Musiche e voci, Lorenzo Esposito Fornasari e Giovanni Lindo Ferretti.