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Il Consiglio provinciale di Bologna a sostegno del diritto di cittadinanza per “ius soli”

“Attivare tutti gli atti e le procedure necessarie a sostegno del riconoscimento della cittadinanza italiana per ius soli ai figli nati in Italia da entrambi genitori stranieri regolarmente residenti e ai ragazzi arrivati in Italia adolescenti, figli di cittadini non italiani regolarmente residenti, che abbiano qui compiuto un intero ciclo scolastico”. E’ questo l’impegno assunto dal Consiglio provinciale nell’odg urgente approvato ieri pomeriggio secondo il quale estendere i requisiti di concessione della cittadinanza italiana, basandoli sul principio dello ius soli in sostituzione di quello vigente basato sullo ius sanguinis, eviterebbe il crearsi di situazioni paradossali. Attualmente infatti si verificano casi in cui, sottolinea l’odg, “bambini nati o cresciuti in Italia e che per cultura e formazione si sentono italiani, crescono con un senso di estraniazione dal contesto che sentono come loro, con ripercussioni negative sulla effettiva possibilità di un processo di integrazione e di inserimento sociale del minore”.

Il riconoscimento dello ius soli rappresenterebbe, sempre secondo il documento, “un atto nell’interesse dello Stato fondamentale per favorire, consolidare e rafforzare il percorso di integrazione e radicamento”.

Nel documento si evidenziano inoltre i dati Istat che stimano in 4.570.317 gli stranieri residenti in Italia al primo gennaio 2011 (7,9% in più rispetto all’anno precedente) e in circa 1 milione i minori nati o cresciuti in Italia. Per quanto riguarda il territorio provinciale dall’elaborazione dei dati effettuata dall’Osservatorio delle immigrazioni della Provincia di Bologna emerge che al 31 dicembre 2009 i bambini nati e residenti in provincia erano 13.257 e che nel 2010 ne sono nati 1.822.

L’ordine del giorno proposto da Pd, Fli e Udc (prima firmataria Daniela Vannini-Pd) è stato approvato con 22 voti a favore (Pd, Udc e Fli) e 4 contrari (Pdl, Lega e Rambaldi-Gruppo Misto).
















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