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Modena: infermieri e internet nella gestione dei pazienti

Nelle azienda sanitarie è ancora poco diffuso l’uso delle risorse online nella ricerca delle informazioni cliniche da parte degli infermieri e, oltretutto, è condizionato da diversi ostacoli. Lo rivela un’indagine curata dalla dott.ssa Daniela Scacchetti e dalla dott.ssa Paola Ferri, rispettivamente tutor e coordinatore del corso di laurea in Infermieristica sede di Modena dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

L’indagine condotta tra gli infermieri di tre importanti strutture sanitarie, come le Aziende Ospedaliero-Universitarie di Modena, di Parma ed il Nuovo Ospedale Sant’Agostino-Estense di Baggiovara (Modena), ha suscitato l’interesse della rivista Evidence, una pubblicazione online ad accesso libero della Fondazione GIMBE, rivolta ai professionisti della sanità e della cura.

La sorpresa del risultato deriva dal fatto che il campione era composto prevalentemente da donne e con età media di 37 anni, quindi piuttosto giovane e che dovrebbe essere tecnologicamente piuttosto alfabetizzato.

Secondo la ricerca, invece, tra gli infermieri esiste ancora scarsa dimestichezza con gli strumenti informatici ed un certo ritardo nel considerare computer e internet strumenti di lavoro.

Tra le cause individuate vi è certamente la scarsa familiarità con la lingua inglese e una accentuata predisposizione a privilegiare il contatto interpersonale, piuttosto che affidarsi al rapporto con i mezzi tecnologici.

Dall’indagine, che contiene anche suggerimenti utili per la formazione dei futuri infermieri, emerge che gran parte degli intervistati utilizza esclusivamente i motori di ricerca come fonte di informazioni cliniche e dichiara di non conoscere le numerose banche dati specifiche.

Questo fa sì che, a fronte di un’enorme mole di informazioni disponibili, sia difficile per il singolo professionista valutarne la validità. In un’epoca in cui pazienti e famiglie utilizzano sempre più spesso internet per cercare informazioni mediche anche l’assistenza sanitaria richiede alla professione infermieristica approcci innovativi ai problemi di salute della popolazione: è sempre più necessario per gli infermieri saper utilizzare strumenti in rete per conoscere le principali fonti di informazione clinico-assistenziali, essere in grado di utilizzarle e selezionarle valutandole criticamente.

“Questa – secondo le autrici Daniela Scacchetti e Paola Ferri – potrebbe essere un’attività svolta da un gruppo di professionisti competenti così come potrebbe essere utile il coinvolgimento del personale delle biblioteche biomediche nella formazione degli infermieri. Altro utilissimo servizio potrebbe essere un reference, disponibile in rete, per fornire risultati mirati e selezionati alle richieste che pervengono dal personale infermieristico Non si tratta perciò di favorire solo l’accesso alla rete ma fornire utili servizi allo staff sanitario per l’aggiornamento delle competenze. Naturalmente nella formazione del nuovo personale infermieristico non può mancare un’attenzione particolare alle lingue straniere, l’inglese diventa sempre più indispensabile. Potrebbe servire inoltre anche un servizio di informazione sistematica sui frequenti aggiornamenti delle risorse disponibili online”.

La rivista online Evidence, rende accessibile l’articolo al seguente indirizzo:

http://www.evidence.it/articolodettaglio/209/it/358/luso-delle-risorse-online
















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