“Nessun obbligo di attestati SOA per le imprese della ricostruzione post-terremoto”. L’ordinanza firmata ieri dal presidente-commissario Errani che, tra le varie disposizioni, stabilisce l’obbligo di attestazione SOA (una sorta di certificazione che si ottiene a pagamento) per le imprese della ricostruzione del dopo sisma, non piace ai consiglieri del gruppo regionale della Lega Nord Mauro Manfredini, Manes Bernardini, Stefano Cavalli e Roberto Corradi, che fanno approdare in Regione la protesta delle categorie economiche. “Di fronte al rischio di infiltrazioni mafiose le misure di contrasto da adottare sono ben altre – precisano –. La nostra proposta è quella di redigere una banca dati regionale pubblica con tutti i dettagli su domande di contributi, importi, tecnici incaricati, imprese appaltatrici e computi metrici estimativi, nel segno della trasparenza e del controllo pubblico. Altri controlli efficaci che proponiamo all’Esecutivo regionale sono: la tracciabilità dei flussi finanziari, il nulla osta antimafia, la verifica di almeno il 40% delle domande di contributo”. “Così come è stata definita, l’ordinanza Errani penalizza fortemente le imprese del nostro territorio, come noto costituito per la quasi totalità da piccoli e medi imprenditori sprovvisti di attestazione SOA. Non solo. L’obbligo SOA crea problemi anche ai lavori già iniziati e affidati ad imprese non attestate. I consiglieri del Carroccio invitano la Giunta a concedere contributi “premiando chi effettuerà interventi di adeguamento sismico e non di semplice miglioramento, a garanzia di una maggiore sicurezza sismica per il futuro”.
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