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Rifiuti: a Cadelbosco Sopra non si butta nemmeno l’olio usato

Parte da Cadelbosco Sopra la sperimentazione finalizzata ad aumentare la raccolta di oli e grassi alimentari esausti e a estendersi successivamente al comune di Bagnolo in Piano. Quattro i protagonisti del progetto: oltre a Comune di Cadelbosco di Sopra, Provincia di Reggio Emilia ed Iren Emilia anche il gruppo Ecologia Soluzione Ambiente. E proprio grazie al connubio tra enti ed aziende private il progetto prevede l’autosufficienza economica in modo da non incidere sulle tariffe dei cittadini.

La sperimentazione – illustrata questa mattina dagli assessori all’Ambiente di Provincia di Reggio Emilia e Comune di Cadelbosco Sopra Mirko Tutino e Tania Tellini, dal direttore operativo di Iren Emilia Eugenio Bertolini e da Enrico Benedetti e Andrea Antolini del gruppo Ecologia Soluzione Ambiente – partirà dal 29 ottobre e si articola in diverse fasi. Innanzitutto una informazione specifica che operatori di Iren Emilia forniranno ai cittadini – in concomitanza con la consegna ad ogni utenza domestica di un comodo raccoglitore studiato appositamente per agevolare le operazioni di accumulo in casa – spiegando nel dettaglio le modalità di raccolta degli oli e grassi alimentari esausti (es. olio da frittura, strutto, olio da conserva o da scatolame) e l’importanza di una loro corretta gestione. Una volta riempito, il raccoglitore potrà essere portato ai punti di raccolta dove, a fronte della consegna del contenitore pieno, verrà restituito un analogo contenitore vuoto, pulito e pronto all’uso. I punti di raccolta per il momento coincideranno con i centri di raccolta comunali per poi essere estesi, una volta che il progetto sarà a regime, ad altri punti sul territorio per rendere il più possibile agevoli le operazioni di conferimento da parte della cittadinanza.

Il progetto ha sicuramente un importante risvolto di carattere ambientale: oli e grassi alimentari esausti che si impiegano in cucina spesso finiscono infatti negli scarichi domestici provocando danni alle tubature, ai sistemi fognari ed ai sistemi di depurazione: e dove le abitazioni non sono collegate ai sistemi fognari i danni possono essere diretti sulle acque superficiali. Al contrario, attraverso un’efficiente raccolta, gli stessi oli possono essere riutilizzati come combustibile in sostituzione delle fonti fossili, che oggi importiamo dall’estero nella misura dell’81% dei consumi nazionali di energia. Un solo litro di olio esausto, ad esempio, può essere trasformato in energia elettrica in grado di tenere acceso per 6 ore un rasoio elettrico. Si stima che ogni cittadino produca in media, ogni anno, circa 5 litri di olio e con questo sistema si prevede di raggiungere un livello di raccolta pari ad almeno 3 litri per abitante.

“La sperimentazione si inserisce perfettamente nelle politiche sancite dal Piano d’ambito provinciale che introdurrà entro il 2015 la raccolta porta a porta per 270 mila cittadini – dichiarano gli assessori all’Ambiente di Provincia di Reggio Emilia e Comune di Cadelbosco Sopra Mirko Tutino e Tania Tellini – A Cadelbosco i due progetti partiranno contemporaneamente e il beneficio ambientale sarà immediato: eviteremo i danni al sistema fognario ed ai nostri canali derivati da uno smaltimento non corretto. Il progetto di Cadelbosco, insomma, può diventare un esempio provinciale.”

foto: al centro gli assessori Tania Tellini e Mirko Tutino con i rappresentanti di Iren Emilia e gruppo Ecologia, Soluzione e Ambiente
















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