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Attività estrattive, il Consiglio provinciale vota una variante di Castellarano

Il Consiglio Provinciale, nella seduta di ieri presieduta da Gianluca Chierici, ha approvato una variante al Piano delle Attività Estrattive Provinciale che, in funzione di un accordo con il Comune di Castellarano, vale anche come Piano Comunale. La variante si occupa esclusivamente del polo estrattivo delle argille di Roteglia ed è stata elaborata dalla Provincia a seguito di un atto di indirizzo votato all’unanimità dal Comune di Castellarano.

Il provvedimento è passato con 21 voti a favore (Pd, Idv e Pdl) e 6 astenuti (Lega Nord, Udc e Fli).

Ad illustrarne i contenuti l’assessore provinciale Mirko Tutino: “L’assessorato alla pianificazione ha proceduto, su proposta del Consiglio Comunale (e non delle imprese, come avviene in altri contesti), ed ha redatto la variante con i propri geologi ed urbanisti senza affidare a studi esterni il progetto, anche allo scopo di seguire e controllare direttamente l’impatto ambientale e le scelte inerenti il ripristino delle aree.

La variante consentirà per i prossimi dieci anni l’estrazione di circa 110 mila metri cubi annui di argilla. Questo materiale, nonostante il minor fabbisogno del settore ceramico, in questi ultimi anni è stato richiesto in nuovi ambiti: i riempimenti ed i rilevati, gli isolamenti delle discariche,fornaci e cementifici. La Provincia ed il Comune hanno chiesto che a fronte di questa nuova possibilità di estrazione, si riduca la superficie complessiva interessata dall’attività estrattiva. In questo senso verrà aumentata la profondità in aree già attive e verrà ripristinata un’area maggiore di quella che viene toccata dalle nuove estrazioni. Complessivamente si ridurrà quindi di circa il 25% la dimensione totale del polo estrattivo così come era stato pianificato nel 2002 ed in particolare sarà ridotto del 14% la parte tutt’ora attiva”.

“Per il recupero – ha proseguito l’assessore Tutino – sono stati individuati fini multipli: agro-naturalistico, forestale e ricreazionale. Inoltre, per i versanti scoscesi, è prevista la possibilità di realizzare, in conformità con le norme sul paesaggio e con l’accordo della sovrintendenza, alcuni pannelli fotovoltaici. Ad ogni modo il progetto di sistemazione finale delle cave sarà valutato in fase di autorizzazione del progetto, in particolare per quel che riguarda la sostenibilità ambientale di ogni intervento. Infine non è stato dimenticato il tema dell’incidenza sul traffico e sono state effettuate stime precise sulla Statale 467 sia all’altezza di Roteglia di Castellarano che presso lo svincolo di Veggia di Casalgrande. A seguito della variante i mezzi pesanti passeranno da una media quotidiana di 108 viaggi a circa 140, che rappresentano lo 0,1% dei mezzi complessivi che passano per Veggia e lo 0,3% di quelli che transitano per Roteglia. Incidenza da considerarsi minima rispetto al traffico complessivo delle strade ed ai flussi diretti alle zone produttive e residenziali del distretto ceramico”.

“Questa variante è un esempio di come si possa conciliare l’attività delle imprese ad una buona gestione del territorio – ha aggiunto l’assessore – Riduciamo l’area complessiva del polo estrattivo, definiamo regole chiare per i ripristini naturali delle aree dismesse dall’attività estrattiva. Abbiamo riconosciuto i volumi strettamente necessari all’impiego del materiale nei nuovi settori, con un ruolo forte degli Enti Pubblici”.

Alla seduta ha assistito anche il sindaco del comune di Castellarano Gianluca Rivi che ha commentato positivamente l’iter seguito, e la competenza e disponibilità dimostrata dai tecnici che hanno lavorato.
















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