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Contro la siccità, contro il terremoto: si è irrigato ugualmente

Irrigare nella stagione più siccitosa dopo il 2003 e farlo con uno dei principali impianti distrutto dal terremoto. “Abbiamo portato a termine un compito affatto scontato – spiega Marino Zani, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale – per il quale sono scese in campo le nostre maestrie, composte da tecnici, operai e personale amministrativo. Il grazie per loro lo vorrei estendere a chi ci ha sostenuto durante i mesi difficili del terremoto e, anche, al ripristino a tempo di record di Mondine, con un impianto provvisorio, da 5600 litri al secondo, realizzato con il fondamentale supporto economico di Agrofarma. In questo modo abbiamo garantito l’irrigazione per la frutticoltura, il Parmigiano Reggiano, le aree cerealicole, compresi circa 400 ettari di risaie”.

“Si è trattato di un’annata eccezionalmente lunga e siccitosa che ha fatto registrare temperature medie superiori (anche di 10°C), per un lungo periodo, ai dati storici – aggiunge Domenico Turazza, direttore – . E’ purtroppo evidente che stiamo assistendo a un rialzo delle temperature estive. Unitamente ai danni occorsi a Mondine, rileviamo che i prelievi da Po, sono mediamente aumentati del 10 – 15 % rispetto al 2011 e così pure il volume distribuito. La forte siccità ha notevolmente limitato i prelievi, invece, da Enza e Secchia in particolare nei mesi di luglio e agosto. Complessivamente sono stati derivati oltre 210 milioni di metri cubi d’acqua a fronte di 21.863 richieste, tremila in più rispetto all’anno precedente. La rete era già invasata il 23 marzo, e in netto anticipo”.

L’utilizzo del consiglio irriguo e di Irrinet, posiziona l’agricoltura Emiliana comunque ai vertici italiani nel rapporto tra impiego e beneficio. “Tra le colture irrigate il 2012 – evidenzia Paola Zanetti, dirigente del Consorzio – rileviamo d’aver assistito a uno ‘storico’ sorpasso del mais irrigato (quasi 14.00 ettari) rispetto al prato stabile (13.600 ettari irrigati), dato deve considerarsi un indice di una tendenza in atto a livello regionale”.

Da segnalare anche che a Ferragosto, quando minore è stata la richiesta irrigua, è stato anche possibile alimentare temporaneamente il Crostolo nel tratto urbano con acqua proveniente da Secchia.

LA SOLUZIONE? UN SISTEMA DI COORDINAMENTO NEL NORD ITALIA

Siccità, attivato il Comitato

Come è stato possibile garantire l’irrigazione quando le quote del Po a Boretto avevano raggiunto, già dalla fine di giugno, livelli molto bassi, al punto di rischiare di compromettere il funzionamento delle macchine degli impianti di derivazione?

“Grazie all’attivazione – spiega Paola Zanetti – del Gruppo Tecnico i un Comitato Tecnico previsto dal Protocollo d’Intesa 8 giugno 2005 per ’Attività unitaria conoscitiva e di controllo del Bilancio Idrico’, il cui compito è proprio la prevenzione degli eventi di magra eccezionale nel bacino idrografico del Fiume Po. Eravamo rappresentati al suo interno e, a seguito di riunioni quasi settimanali, è stato possibile rappresentare le esigenze dei territori emiliani e ottenere, grazie a rilasci volontari effettuati dagli enti regolatori dei laghi, per tutto il periodo di forte siccità, portate e livelli, seppure prossimi ai minimi di funzionamento, sufficientemente stabili e tali da garantire l’approvvigionamento idrico”.

E’ così che le aree di Modena e Reggio servite dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale hanno potuto vedere soddisfatte le molte richieste irrigue in tempi brevi”.
















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