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La Scuola Alberghiera di Serramazzoni insegna cucina italiana ai ragazzi di Croazia e Montenegro

La Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni ha nuovamente aperto le sue porte per accogliere e formare studenti stranieri. Nei giorni scorsi ha ospitato quattro allievi della Catering High School di Opatija (Croazia) e quattro della Vocational High School «Sergije Stanić» di Podgorica (Montenegro), giunti in Italia per completare il percorso formativo iniziato lo scorso giugno nell’ambito del progetto “La filiera del turismo: la cooperazione tra Emilia-Romagna e Marche con Albania, Croazia e Montenegro”, promosso dal Ministero dello Sviluppo economico e realizzato dall’Azienda Speciale della Camera di commercio di Modena in collaborazione con Unioncamere Emilia-Romagna. «Crediamo nell’importanza dello scambio di culture e sapori – afferma il direttore della Scuola Alberghiera di Serramazzoni, Giuseppe Schipano – Agli allievi croati e montenegrini abbiamo fatto conoscere il nostro laboratorio, ma anche il nostro territorio, affinché l’attenzione verso i prodotti si accompagni sempre a un consumo consapevole. Speriamo che, una volta rientrati in patria, questi ragazzi possano rappresentare al meglio la loro cucina e, allo stesso tempo, possano diventare ambasciatori dei sapori italiani nei loro Paesi». Il corso si è sviluppato attraverso sessioni pratiche – tenute dagli chef Luca Brugnoli e Gabriella Costi e dal sommelier Giuseppe Meschiari – e visite guidate ai luoghi di produzione delle tipicità modenesi: Parmigiano-Reggiano, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Lambrusco. Al centro di questo viaggio sensoriale ci sono stati anche prodotti croati quali kulen, zarebrnik e torta Rapska, originale dell’isola di Rab e prodotta rigorosamente in modo artigianale secondo una ricetta segreta. I sapori della cucina d’oltre Adriatico sono stati preparati e serviti assieme ai vini montenegrini durante il pranzo di degustazione finale, che ha messo alla prova gli allievi sotto gli occhi dei docenti della scuola, del direttore Schipano e dei referenti del progetto.
















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