Istat ed Aci hanno rielaborato i dati definitivi degli incidenti rilevati dalle forze dell’ordine nel corso dell’anno passato. ACI Modena oggi possiede un ampio panorama di situazioni che partendo dal numero degli abitanti 700.913. I mezzi circolanti, esclusi i ciclomotori che rappresentano circa un 11-12% da aggiungere, erano 570.448 mentre gli incidenti rilevati sono stati 3286 con 53 morti e 4420 feriti. I dati della nostra provincia sono gravati, per incidenti e relativi esiti, anche dalla presenza di quello che può essere considerato un nodo autostradale tra più importanti e trafficati d’Italia tra A1 ed A22.
Si tratta di 105 incidenti che hanno provocato 3 morti e 188 feriti. Se si paragonano tali dati con quello che è il traffico si tratta di una percentuale non impegnativa.
Nel capoluogo, con 184.663 abitanti e 146.935 mezzi circolanti si sono registrati 1362 incidenti con 13 morti e 1831 feriti.
Il comune della provincia in cui si registra la percentuale di morti più elevata è San Possidonio dove, in soli 28 incidenti, si sono registrati 4 morti e 34 feriti.
A seguire nell’ordine: Carpi con 403 incidenti, 6 morti e 514 feriti, Castelfranco 153 incidenti con 5 morti e 229 feriti, Mirandola che in 95 incidenti ha registrato 4 decessi e 138 feriti, Finale 38 incidenti con 3 morti e 47 feriti e Pavullo che in 45 incidenti conta 3 morti e 54 feriti. Due decessi a: Concordia (26 incidenti), Nonantola (49 incidenti) e Vignola (101 incidenti). Gli altri decessi si sono registrati a: Bomporto, Campogalliano , Castelvetro , Formigine, Guiglia, Maranello, Medolla, San Cesario e Sassuolo.
Il punto cruciale degli incidenti sono le strade considerate urbane e quelle che transitano, comunque, all’interno del centro abitato. Qui sono accentrati 2476 dei 3286 incidenti totali, con 31 morti e 3212 feriti. Si tratta del 75,3% degli incidenti, con il 58,3% ed il 72,6% di morti e feriti.
Abbastanza alto è anche il livello di mortalità sulle strade provinciali e statali, al di fuori dei centri abitati, con 15 decessi e 770 feriti in 520 incidenti. Le giornate nere per i decessi sono il lunedì, il sabato ed il martedì con 13,11 e 10 morti. Al sabato, invece, vi è il maggior numero di feriti, 702, seguiti dai 677 e 673 di lunedì e martedì.
Le vetture coinvolte negli incidenti sono state 4291 con 26 morti e 2580 feriti.
I pedoni coinvolti negli incidenti sono stati 246 con 8 decessi. In 117 casi il pedone è risultato solo vittima dell’incidente (4 decessi), in 113 è stato riconosciuto corresponsabile (3 decessi).
I casi di guida distratta sono stati 1035, causando 10 morti. Per il mancato rispetto della segnaletica i rilievi sono stati 890 con 6 decessi e l’elevata velocità in 280 casi ha causato 11 morti.
Il maggior numero di incidenti, 324, è stato registrato nel mese di maggio con 6 decessi e 440 feriti. A seguire i 314 incidenti di settembre con 10 morti e 392 feriti. Il mese più “virtuoso”, complice forse una riduzione del traffico ed una maggiore prudenza degli automobilisti per le condizioni meteo, è il mese di gennaio quando si sono riscontrati solo 184 incidenti con 2 morti e 270 feriti.