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Mobilitazione europea e crisi, Delrio a Mora: solidale e vicino ai lavoratori in protesta

Il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, ha inviato oggi al segretario generale della Camera del lavoro di Reggio Emilia, Guido Mora, un messaggio di “vicinanza e solidarietà” riguardo i lavoratori che domani, mercoledì 14 novembre, protesteranno a Reggio Emilia come in altre città europee “contro le ricette di austerità, ma non di crescita, che l’Europa e i governi stanno impartendo alle proprie comunità”.

“Un’austerità che viene pagata soprattutto dai lavoratori, dai cittadini e dalle loro famiglie – continua il sindaco di Reggio Emilia – sui quali, insieme ai Comuni, pesa completamente il risanamento dei bilanci dello Stato. I sacrifici richiesti a coloro su cui si fonda la nostra Repubblica, il lavoro e le municipalità, non hanno paragone con nessuna altra misura a carico dell’Amministrazione centrale”.

Infatti, “la legge di stabilità avrà effetti terribili per i Comuni e aggraverà la crisi e il calo di risorse disponibili, determinando, esaurite le possibilità di economie, un taglio nei servizi rivolti alla popolazione”.

Riguardo al tema del welfare “lo Stato – afferma Delrio – si sta ritirando di fatto dal presidio del territorio e dalle politiche di prossimità. I trasferimenti statali ai Comuni sono più che dimezzati in poco tempo, passando dai 17 miliardi di euro del 2009, già ridotti rispetto agli anni precedenti, ai 7 miliardi di euro previsti il prossimo anno. Il governo ha celebrato con quest’anno il funerale del welfare, ritirandosi completamente dai fondi sulla non autosufficienza, scelta che metterà in gravi difficoltà Regioni e Comuni, quindi le famiglie, nelle politiche di sostegno ad anziani e disabili. Tutto questo mentre mancano scelte che imprimano seriamente una svolta negli investimenti e nella crescita di una nuova economia, a partire dalla rimodulazione del patto di stabilità per i Comuni virtuosi, i piccoli Comuni e le Unioni dei Comuni, così come per garantire la sicurezza dei territori”.

Proprio su questi temi i sindaci dell’Anci “faranno sentire la propria voce il 21 novembre prossimo a Milano. C’è un nuovo centralismo che sta deprimendo gli sforzi e la buona volontà delle nostre comunità nel fare la propria parte per il risanamento del debito pubblico. C’è un’Europa che non sa ancora essere una comunità politica e culturale, prima che finanziaria e che non riesce a far decollare un progetto vero di rilancio. Temi che vedono lavoratori, cittadini e amministrazioni locali condividere le stesse preoccupazioni”.
















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