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Bologna, Scriba chiude i battenti: duemila visitatori in tre giorni

Quasi duemila persone che in tre giorni hanno seguito dal vivo gli eventi del festival, migliaia di contatti online, centinaia di tweet che hanno invaso la rete, ma soprattutto tanti consensi per aver creato qualcosa che prima non c’era: un luogo dove confrontarsi e parlare di tutti i mestieri della scrittura, anche quelli meno noti. È stata un successo la prima edizione di Scriba, il festival dedicato alle scritture di mestiere che ieri ha chiuso i battenti ma che per tre giorni (da venerdì 16 a domenica 18 novembre) ha avvicinato sempre di più Bologna verso l’obiettivo di diventare capitale della scrittura. Organizzato dal gruppo di Finzioni (Associazione culturale e Bottega di narrazione) in collaborazione con l’agenzia TheHookCom, Scriba è riuscito a far incontrare all’interno dei luoghi del festival, (le Librerie.coop Ambasciatori e Zanichelli, la Mediateca di San Lazzaro di Savena, la sede di GIMA – IMA Industries – Gruppo IMA a Zola Predosa e il negozio d’abbigliamento ‘La Ferramenta’ in via delle Moline a Bologna) scrittori, sceneggiatori, autori tv e satirici, storici, blogger e parolieri con il pubblico, dando vita durante ogni appuntamento ad un laboratorio di idee per una nuova riflessione sul tema delle scritture per mestiere.

Un’autentica sorpresa poi è risultato il contest ‘Scrivi a Scriba’, grazie al quale sedici nuovi talenti hanno avuto la possibilità di far leggere e valutare i propri scritti inediti a professionisti della scrittura. Realizzando così uno degli obiettivi di Scriba: quello di costruire un ponte e avvicinare i professionisti della scrittura a un pubblico di appassionati.

“Quello che ci portiamo via dopo tre giorni intensi, ricchi di incontri e di presenza di pubblico, è la consapevolezza rafforzata di aver avviato un’iniziativa che ha davanti a sé una seria possibilità di radicarsi e di consolidarsi – spiega Piero Di Domenico, direttore artistico di Scriba Festival – Se oggi sono in discussione le forme della lettura, le scritture di mestiere vantano invece uno stato di salute invidiabile. E l’idea di costruire con ‘Scriba’ un ponte per far comunicare professionisti delle scritture più disparate con un pubblico di appassionati e di curiosi ne esce rafforzato. Come confermano le tante presenze arrivate da altre città a Bologna, perché un evento dedicato al mestiere di scrivere non c’è da nessuna parte. E se Milano e Torino si contendono oggi il ruolo di capitale del libro e della lettura, Bologna può sicuramente candidarsi a diventare il punto di riferimento per chi vuole avvicinarsi alla scrittura in tutte le sue declinazioni. Scriba è stato un festival che non è rimasto solo sulla carta o nelle buone intenzioni dei promotori, ma che si è animato e nutrito della passione di tantissime persone arrivate a Bologna da tutt’Italia”.

“La cosa più importante che è successa a Scriba in questi tre giorni, oltre all’incontro tra le principali scuole di scrittura italiane, da Holden a Luiss Writintg School, dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma alla Scuola Gian Maria Volontè, fino alle Scuole di Fumetto – aggiunge Michele Cogo, membro del comitato scientifico di Scriba e fondatore assieme a Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi di Bottega Finzioni – è stato il fatto che, grazie ai contest attivati, diversi autori esordienti selezionati dalle giurie, hanno avuto l’opportunità di farsi leggere e commentare i propri scritti da professionisti del settore, riuscendo ad ottenere quelle risposte e commenti, che di solito è difficile ottenere dalle case editrici o dalle case di produzione. Mi pare questa, davvero, la spina dorsale sulla quale far crescere il festival nei prossimi anni e che rappresenta il nostro punto di originalità maggiore. Invece che parlare sempre di autori affermati, finalmente ci si legge e ci si commenta dal vivo, tra esordienti e professionisti. Una specie di grande scuola di scrittura dal vivo, per tre giorni”.

Un po’ di numeri: nei tre giorni del festival sono state quasi duemila le persone che hanno affollato gli incontri proposti dal programma proposto da Scriba. Grande successo hanno riscosso il dialogo sul giornalismo d’inchiesta offerto dalla penna del Corriere della Sera Sergio Rizzo, il viaggio nel mondo del teatro del drammaturgo Spiro Scimone, il dizionario analogico di Donata Feroldi e la lezione di Ermanno Cavazzoni, i bugiardini di Martina Montague e Marcello Fois, le frecce satiriche del trio Luca Bottura, Makkox e Piero Guerrera, la curiosità delle lettere d’amore a Natalia Aspesi del ghostwriter Marco Cavani, le nuvole di carta del fumettista Vittorio Giardino, le rime e i versi del paroliere Alfredo Rapetti Mogol, i segreti dei format tv di Paolo Taggi, i viaggi di Wu Ming 2 e gli aneddoti letterari e non di Sandrone Dazieri, ma anche la tavola rotonda con le principali scuole di scrittura italiane che ha rappresentato una speciale anteprima del festival.

Centinaia di tweet hanno invaso la rete grazie alla diretta degli eventi del festival andata in onda sul social network Twitter che ha permesso anche a chi non era riuscito a raggiungere Bologna per seguire i tre giorni del festival di non perdersi nemmeno una parola delle curiosità che riguardano il mondo delle scritture di mestiere. Boom di accessi durante i tre giorni della kermesse al sito ufficiale e al blog dove sono stati aggiornati in tempo reale tutti gli appuntamenti. E infine grazie alla pagina Facebook, le parole di Scriba hanno lasciato spazio alle immagini con le gallerie fotografiche che hanno svelato i volti dei protagonisti e del pubblico che insieme hanno animato i luoghi della kermesse.

Successo sorprendente, e non solo per i numeri, anche per l’iniziativa Scrivi a Scriba che aveva il compito di scovare le opere migliori di scrittori esordienti che avessero composto dei soggetti riguardanti proprio le scritture di mestiere all’interno di sei categorie: teatro, televisione, ragazzi, musica, cinema e viaggio. Alla fine i nuovi talenti premiati (su 18 che erano stati scelti per la fase finale) sono stati otto con un ex aequo tra i tre finalisti della sezione teatro. A vincere la prima edizione di Scrivi a Scriba sono stati: Giacomo Grassi con La strega e il folletto per la sezione Cinema, Giuseppe Curcio con L’uomo giraffa per la categoria Musica, Vanessa Navicelli con L’infiltrata per la sezione Ragazzi, Anna Bimbatti (Monologo di un assassino per bene), Luca Caciorgna (Sedici anni), Vasco Rialzo (A buon intenditor) tutti ex aequo per il Teatro, Jacopo Orso Tosco con Gente da marciapiede per la Televisione e Claudio Comandini con Strade di Fanar per la categoria Viaggio.

“Proprio gli appuntamenti dove gli autori esordienti hanno avuto la possibilità di leggere i propri scritti e di farli valutare in tempo reale dalla giuria formata dai professionisti della scrittura sono stati tra i più suggestivi del festival – conclude il direttore artistico Piero Di Domenico – perché hanno rappresentato in pieno quello che volevamo si creasse con la realizzazione di Scriba: un luogo e un momento dove professionisti e pubblico potessero confrontarsi sulle varie forme della scrittura. E crediamo, anche grazie al contest Scrivi a Scriba, di esserci riusciti perfettamente”.

Un formula vincente, dunque, quella di Scriba che verrà sicuramente riproposta anche il prossimo anno, quando sempre a Bologna, si svolgerà la seconda ezione del festival dedicato alle scritture di mestiere.

Scriba Festival è organizzato da Finzioni Associazione Culturale e da Bottega Finzioni con il contributo di IMA, Fondazione Unipolis e CoopAdriatica, in collaborazione con Librerie.coop, Mediateca di San Lazzaro di Savena e il Corso di Laurea Magistrale in Cinema, Televisione e Produzione multimediale dell’Università di Bologna. Partner dell’iniziativa è TheHookCom. Il festival ha il patrocinio di Comune di Bologna, Provincia di Bologna e Comune di San Lazzaro di Savena.

Scriba Festival. Il mestiere di scrivere, da un’idea di Manuela Draghetti, Michele Cogo e Piero Di Domenico. Direzione: Piero Di Domenico. Organizzazione: Valentina Masi. Gestione ospiti: Juri Guidi. Comunicazione: The Hook Com. Identity e grafica: Matteo Maccentelli e Daniela Cotti.

Comitato scientifico: Carlo Lucarelli, Ermanno Cavazzoni, Marcello Fois, Giampiero Rigosi e Michele Cogo.
















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