“I sindaci della montagna hanno lanciato un forte segnale di allarme – afferma Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale del Pdl – e non si può dire che in questi anni non abbiano spesso lamentato la disattenzione su tutti i fronti, e in tutti gli enti locali. La promozione delle nostre montagne, che non è solo comunicazione, ma anche investimenti sulla conservazione del territorio e sulle infrastrutture, è passata sempre in secondo piano, rispetto ad altre zone della nostra regione. Le strade, i collegamenti, i consolidamenti sono sempre stati rimandati, anche quando le risorse c’erano.
Oggi poco valgono le lamentazioni sul taglio dei fondi: le frane attive, gli smottamenti, arrivano da lontano. Proprio la scorsa settimana, sotto sollecitazione di una mia interpellanza, l’assessore Pagani, ha parlato di 2,5 milioni di euro per le emergenze in appennino. Il problema però è che si agisce sempre sulle emergenze. Da sempre le nostre montagne sono oggetto del mio interesse nell’attività consiliare. Ho spesso sollecitato interventi, purtroppo ottenendo sempre mezze risposte, giustificazioni per la mancanza di fondi regionali, o per i tagli. Dimenticando che è la pianificazione su questi territori che è completamente mancata. E che è stata solo pervicacia montanara a consentire che queste zone non si svuotassero. Ma vorrei direi ai sindaci che non sono soli, che c’è chi non si dimentica di loro.
Purtroppo però chi ha le leve decisionali in mano, ha spesso ignorato le nostre segnalazioni, i nostri appelli, e gli atti in sede consiliare, autoassolvendosi da decenni di trascuratezza e disattenzione, verso un’ intera fetta della nostra provincia: – conclude Ghelfi – da costoro mi aspetto un mea culpa, e azioni concrete, perché il nostro appennino non si svuoti, ora si, in maniera definitiva”.
