“Si mette davvero male. La risposta dell’Assessore alla Sanità lascia l’amaro in bocca ma soprattutto gela le speranze. Secondo la Regione Emilia Romagna non è possibile derogare o modificare regole che lei stessa ha emanato. Il risultato pratico sarà che molti Comuni della nostra montagna potrebbero trovarsi senza più ambulanze a presidio del territorio. Le nuove regole per l’accreditamento con le Ausl delle Pubbliche Assistenze e Misericordie che gestiscono ambulanze per i servizi di soccorso e trasporto sanitario sono così limitative che ben 11 associazioni di volontariato operanti nell’appennino della provincia di Modena rischiano di perdere l’accreditamento. La posizione di chiusura tenuta della Regione è inaccettabile. Mi chiedo se non sia meglio avere un servizio come viene garantito oggi che non averlo affatto grazie alle regole della Giunta regionale!”
Non fa sconti il Consigliere regionale Andrea Leoni dopo la deludente risposta dell’Assessore regionale alla Sanità Carlo Lusenti alla sua interrogazione riguardante le regole per l’accreditamento con le Ausl delle Pubbliche Assistenze e Misericordie che gestiscono ambulanze per i servizi di soccorso e trasporto sanitario nella montagna modenese.
“In montagna vige la reperibilità. E’ un sistema che funziona e che è così efficace che i tempi di attivazione e risposta sono contenuti. Con le nuove norme della Regione ci sarà l’indebolimento di un servizio che invece oggi viene garantito tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24. In un territorio già fortemente penalizzato in termini di servizi come quello montano, dove la viabilità non è ottimale, queste regole hanno messo in allarme tutta la popolazione che si è mobilitata a favore delle Pubbliche Assistenze del territorio che sono da sempre un presidio. Mi ero quindi fatto portavoce delle preoccupazioni e nella mia interrogazione avevo chiesto correttivi, alla luce della peculiarità delle zone appenniniche. Niente. Avevo chiesto se con le nuove regole la Regione era in grado di garantire la presenza delle ambulanze dove oggi ci sono. Nessuna risposta. Alla luce dei tanti discorsi sullo spopolamento della montagna, avevo chiesto se ancora una volta i residenti avrebbero dovuto pagare con minori servizi la meritoria scelta di continuare a vivere in un territorio come quello dell’Appennino. Anche in questo caso nessuna risposta che di fatto vuole dire di sì.
A questo punto – conclude il Consigliere Leoni – vedendo la miope ed irragionevole posizione della Giunta Errani, la questione sarà affrontata direttamente nell’aula dell’Assemblea legislativa con la risoluzione che presenterò per impegnare la Giunta a rivedere la normativa in materia per le zone della montagna. Mi aspetto che i Consiglieri eletti in provincia di Modena non seguano le indicazioni di partito ma solo quelle provenienti dal nostro appennino”.
