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Coopservice, rinnovamento per resistere meglio alla crisi

La “nuova” Coopservice, sempre più azienda di servizi integrati alle imprese e alle comunità, è una realtà. Nonostante la crisi e le drastiche misure di contenimento della spesa pubblica, la cooperativa di Reggio Emilia prevede un 2013 in linea con l’andamento 2012 dopo aver “recuperato” sette milioni di euro di minori ricavi dovuti alla spending review. Il prossimo anno dovrebbe chiudersi con un fatturato di 392 milioni di euro. “L’obiettivo è ambizioso, perché le quote di fatturato messe a budget – commenta il presidente di Coopservice Roberto Olivi – ce le dobbiamo conquistare rivincendo le gare di appalto, in un mercato dove purtroppo il tema della legalità è tuttora all’ordine del giorno. Inoltre, nonostante l’introduzione del codice dei contratti, continuiamo ad avere a che fare con gare che non valorizzano la qualità del progetto ma reintroducono, sotto mentite spoglie, il massimo ribasso”.

Il moderato ottimismo per l’andamento del prossimo anno deriva dall’essere riusciti a far crescere la competitività con l’adozione di un nuovo modello di business che vede Coopservice sempre più nel ruolo di interlocutore unico in grado di offrire ai clienti un ampio ventaglio di servizi integrati.

“Ne eravamo consapevoli – aggiunge Olivi – sapevamo che dovevamo cambiare. Quando abbiamo adottato il nuovo piano triennale e la nuova organizzazione, abbiamo puntato ad un cambio di prospettiva. Per continuare ad essere vincenti nei mercati dove operiamo, bisognava abbattere tutte le vecchie barriere”. La parola d’ordine è stata integrazione dei servizi, con una nuova struttura commerciale potenziata con nuove professionalità e competenze.

Accanto ai risultati della gestione aziendale, c’è il positivo andamento sociale della cooperativa con una forte attenzione al lavoro, il rafforzamento del legame con i soci, le azioni di solidarietà messe in campo per il sisma in Emilia e l’alluvione in Liguria, due territori in cui è forte la presenza della cooperativa.

Con i soci il rapporto è stretto e passa dalla valorizzazione dei “comitati soci locali”. Anche essendo un’impresa nazionale, il legame con il territorio non è mai venuto meno. “Valorizzare i comitati, il confronto con i soci e la trasparenza è fondamentale, il valore di questa rete l’abbiamo visto in due momenti che hanno colpito territori in cui siamo fortemente presenti”. Il riferimento di Olivi è all’alluvione in Liguria e al sisma in Emilia: “Come cooperativa abbiamo fatto molto, ma quello che più mi ha colpito è stata la risposta dei soci che volontariamente, aderendo ad un nostro appello, hanno fatto donazioni per aiutare chi, in quel momento, era alle prese con problemi molto gravi. E’ stato un bel segnale di spirito cooperativo, per nulla scontato in tempi difficili come questi”.

La Cooperativa, dal canto suo, fa la propria parte per dare concretamente sostegno ai propri soci e lavoratori girando loro una gratifica natalizia dal valore complessivo di 650 mila euro. Sul delicato fronte dei livelli occupazionali, l’impegno del presidente è chiaro: “Faremo tutti gli sforzi per ridurre al minimo l’impatto della crisi sul lavoro e alla fine del prossimo anno speriamo di poter dire che, complessivamente, siamo riusciti a non ridurre l’occupazione”.
















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