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I 25 anni del Circolo L’Aquilone di Scandiano

Volendo usare un’immagine di paragone con un altro comportamento a rischio dipendenza, qual’è ad esempio la piaga dell’alcoolismo, si può ben dire dire che il gioco della tombola è come il buon bicchiere di vino, meglio ancora se gustato in compagnia.

Il Circolo L’Aquilone di Scandiano festeggerà martedì 8 gennaio il suo 25° compleanno, con una serata di festa (riservata ai tesserati Arci e Acli), durante la quale non mancherà, tra tanti altri giochi, il passatempo caratteristico della propria attività, la tombola che da tanti anni si svolge con successo nelle sede di via Tintoretto 27 a Scandiano.

Contestualmente prenderà avvio una diversa gestione del circolo e per i volontari dell’Aquilone si potrebbero aprire nuove opportunità di impegno e di collaborazione a sostegno della cooperativa sociale Lo Stradello.

“Era l’8 gennaio 1988 – spiega il presidente del Circolo Fulvio Torreggiani – quando un gruppo di volontari, collegati all’esperienza della cooperativa sociale Lo Stradello – nata quattro anni prima – dava vita all’avventura dell’Aquilone. Attraverso il gioco della tombola sono state veramente tante le iniziative svolte nel segno dell’aggregazione sociale e della solidarietà”. Il libro pubblicato in occasione del ventennale, “Un aquilone con una volontà tutta sua”, scritto dallo stesso Torreggiani con Paolo Gallinari, ne rende testimonianza e merito.

Ma pure oggi che, a causa delle difficoltà economiche, la situazione è totalmente cambiata anche sotto l’aspetto delle motivazioni e delle disponibilità, L’Aquilone non è venuto meno ai suoi scopi. Nell’anno appena terminato, infatti, il circolo è riuscito a concretizzare un paio di iniziative significative: la prima rivolta all’inserimento lavorativo di alcuni ragazzi dello Stradello, attraverso l’appalto delle pulizie dei locali del circolo, attività che proseguirà anche con la nuova gestione; la seconda, in risposta alla richiesta promossa dal Comune di Scandiano a sostegno delle popolazioni dell’Emilia colpite dal terremoto, organizzando una tombolata di solidarietà che si è svolta il 26 giugno con l’erogazione di un contributo di 1000 euro e poi collaborando ad una analoga iniziativa il 4 settembre, mettendo a disposizione, gratuitamente, i locali del circolo.

“Vista e praticata in questi termini – spiega Torreggiani, che per diversi anni è stato presidente dello Stradello – la tombola non ha niente a che vedere con le varie forme di gioco d’azzardo che al giorno d’oggi vanno diffondendosi, con il doppio rischio della dipendenza e dell’isolamento. Proprio agli antipodi di un passatempo, la tombola appunto, dove la consistenza economica del rapporto rischio/vincite è ben trasparente e contenuto, ma soprattutto dove è tangibile la voglia di incontro e di condivisione. Volendo usare un paragone con un altro comportamento a rischio dipendenza, qual’è ad esempio la piaga dell’alcoolismo – conclude Torreggiani – si può ben dire dire che il gioco della tombola è come un buon bicchiere di vino gustato in compagnia”.

La passione per la tombola e l’impegno dei tanti soci dell’Aquilone ha permesso negli anni allo Stradello di ottenere importanti risultati e di svilupparsi fino a diventare una delle più importanti cooperative sociali della regione. Quella del rapporto tra L’Aquilone e Lo Stradello è una storia esemplare di quanto possono fare insieme l’associazionismo, il volontariato e la cooperazione sociale per risolvere problemi anche gravi, come quello dell’esclusione, a favore del territorio.
















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