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Lista Civica Nuova San Cesario sul frantoio di via Modenese

Tra gli obiettivi fondamentali del Piano delle attività estrattive approvato nel 1998 figurava il graduale smantellamento dei frantoi attualmente presenti in ambito fluviale (Frantoio S. Cesario, Frantoio Maccaferri e Frantoio LAMCES). Già nel 1994 la Provincia nel “Documento guida modalità di trasferimento frantoi” definì tali frantoi di “urgente ricollocazione” in quanto insediati in aree non idonee. Per ottenere la dismissione del “Frantoio S. Cesario” situato in via Modenese, l’Amministrazione concesse ai cavatori come contropartita l’escavazione di un “bonus” di circa 400mila di metri cubi di ghiaia presso il Polo estrattivo n. 9 di via Graziosi.

Nel 2009 il “bonus” di ghiaia era pressoché interamente scavato, ma il frantoio, di “urgente ricollocazione” già dal 1994, era ancora lì. I cavatori presentarono una domanda di proroga versando una garanzia fideiussoria di oltre 500mila euro per lo smantellamento del frantoio.

La Giunta concesse la proroga e lo stesso Sindaco, in Consiglio Comunale, assicurò che l’Amministrazione avrebbe riscosso la fidejussione per procedere allo smantellamento del frantoio, nel caso in cui ciò non fosse avvenuto entro il 31.12.2012. Ad oggi il “Frantoio San Cesario” è ancora al suo posto e non sembra proprio orientato verso la chiusura.

Che farà l’Amministrazione, riscuoterà la fidejussione? Oppure ci sarà la solita “sorpresa”, un’altra proroga per i cavatori? Il paesaggio fluviale circostante il frantoio è solo degrado, fra rottami di ogni tipo e laghi di fango pericolosi come sabbie mobili. La carreggiata lungofiume, tratto della storica via Romea Nonantolana, un tempo percorsa dal lento ed accorto passo di milizie, corti reali, viandanti e pellegrini, è oggi pervasa dal traffico frenetico e pesante dei camion di ghiaia. L’Amministrazione rispetti gli impegni presi e, se necessario, riscuota la fidejussione: è dal 1994 che Provincia e Comune pianificano lo spostamento dei frantoi dal fiume col nobile e condivisibile obiettivo di recupero della fascia fluviale per la fruizione dei cittadini. Purtroppo il “nobile obiettivo” finora è servito solo ad autorizzare l’escavazione di enormi quantitativi di ghiaia. A distanza di quasi vent’anni i tre frantoi stanno ancora lì, ed a guadagnarci non sono stati certamente né i cittadini, né l’ambiente.

(Il Capogruppo Sabina Piccinini)
















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